Armonizzare l'atmosfera

Sabatosanto il mistero di Maria nei versi di Alda Merini

Sabatosanto il mistero di Maria nei versi di Alda Merini

Sabatosanto

Il Sabato santo nel triduo pasquale della Settimana Santa è il giorno in cui non viene celebrata alcuna liturgia particolare dalla Chiesa ( fatta eccezione per la liturgia delle ore) e il pensiero va alla Madre di Gesù, la corredentrice, al suo immenso dolore …

Sulla via della Croce Alda Merini interpreta così il pensiero di Maria:

Non prendete mio figlio gente, non rapitemi il cuore, non è un bosco, non è un abete, è soltanto una rosa tenera. Non toccategli il cuore: IO SONO LA MADRE, per nove mesi io l’ho costruito e amato. Non straziatemi il grembo. Torrenti di uomini soli, non fate che il vostro odio tocchi le sue laudi così alte. Donne non portatemi sotto la croce, lasciatemi qui in un groviglio di lacrime,  lasciatemi in un deserto. Mio figlio occupava tutti i deserti del mondo, senza di lui non ci sarà più niente. Mio figlio era l’intera popolazione, mio figlio erano tutti gli ebre(132 Alda Merini Mistica D’Amore)  

Mentre la situazione di continuazione del dolore della Madre tipica del sabatosanto viene sintetizzata con queste poche parole:

La Madre, quella che come me mangiò la terra del manicomio credendola pastura divina, quella che si legò ai piedi del figlio per essere trascinata con lui sulla croce e ne venne sciolta perché continuasse a vivere nel suo dolore. (160 Alda Merini Mistica D’Amore)  

Il dolore fa capire il dolore, il dolore di Alda nel manicomio, con quel gesto strano di mangiare, che ricorda però quello della strana richiesta dalla Immacolata di Lourdes a Bernadette, fa capire molto bene il dolore di Maria addolorata

Così prosegue Alda inabissandosi nell’intimità profonda che c’è tra la Madre e il Figlio:

Read More…Read More…

Renzo Lavatori a Terni per il corso di angelologia

Renzo Lavatori a Terni per il corso di angelologia

Renzo Lavatori

Capire l`angelo per capire l’uomo e ristabilire l`armonia con il creato questo il senso della conferenza di Don Renzo Lavatori tenuto, per il corso sull`angelologia organizzato dall`Istess, lo scorso 24 Marzo a Terni presso il cenacolo San Marco, significativamente ai vespri dell`Annunciazione.

Giá proprio durante la festa liturgica dell`Annunciazione, che vede tra i protagonisti e con un suo ruolo ben preciso un angelo, l`angelo dell`annuncio, GabrieELe, fortezza di Dio (letteralmente Dio Toro N.D.R.) che annuncia ma non agisce.

Una festa in cui lo Spirito Santo é il protagonista, Maria la co-protagonista del mistero salvifico per l`uomo, e in cui l`angelo recita il suo ruolo ma non di attore principale che Dio ha voluto per lui nella scena diventata poi uno dei temi piú ricorrenti della storia dell`arte.

Angeli

Read More…Read More…

Via Crucis riflessioni e immagini di google

Via Crucis riflessioni e immagini di google

Via Crucis

È di nuovo quaresima, e con la quaresima nelle parrocchie, nelle comunità o singolarmente ricomincia quello che si chiama il pio esercizio della Via Crucis … Un ripensare il culmine del mistero cristiano, della fede cristiana, che è una fede materialista e non spiritualista che crede nella generazione della Parola dal Pensiero, dalla Mente di Dio, di questa Parola che si fa Carne, come abbiamo festeggiato poco più di un mese fa, perché attraverso la Carne e la Parola riscoprissimo, entrassimo nel Pensiero di Dio. Questo cammino meraviglioso del Verbo ha avuto il suo culmine nella Via Crucis, raccontata in tutti e quattro vangeli, anzi nel quarto Vangelo è circa la metà del testo se si considera l’ultimo discorso di Gesù nell’ultima cena.

Immagino gli Apostoli, le donne, i primi cristiani di Gerusalemme, ripercorrere  le strade della via Crucis dove Gesù visse i suoi momenti più difficili, dove pur rimanendo Dio era come se Dio non fosse (kénosis), come fosse solo uomo, l’unico uomo capace di sperimentare fino in fondo l’abbandono totale da parte di Dio.

Credo che nessun mistico o santo che sia, abbia mai potuto e possa mai vivere quello che ha vissuto Gesù e non solo durante la via Crucis. Gesù che chiede ad ogni uomo di vivere la sua vita, il suo più o meno grande fardello di sofferenze, in comunione con le sue, come diceva San Paolo, che di sofferenze ne conobbe moltissime, completare con i propri patimenti, le sofferenze di Cristo.

Read More…Read More…

Sabato Santo dolore e attesa

Sabato Santo dolore e attesa

Sabato Santo Dolore
Sabato Santo Dolore e Attesa

Sabato Santo dolore

Ieri sera a San Francesco, dove mi ero recato per partecipare all’azione liturgica del Venerdì Santo.

Ho visto la statua dell’addolorata, l’unica forse a Terni, custodita nella Chiesa di San Lorenzo,

una delle chiese più belle ed antiche di Terni che si trova in Corso Vecchio.

Era lì perché doveva essere portata in processione con quella del Cristo Morto

dalla Chiesa di San Francesco al Duomo.

Processione a cui ho partecipato ascoltando anche la lettura del Vangelo e la breve ma efficace omelia dell’amministratore apostolico, Mons. Vecchi,

che ho potuto salutare e che ha tenuto a dirmi, anche con una certa gioia,  che almeno fino a Giugno rimarrà a Terni.

Read More…Read More…