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De Maria numquam satis – Indice pagine sulla Madre di Gesù

De Maria numquam satis – Indice pagine sulla Madre di Gesù

De Maria numquam satis

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Per scrivere questo titolo di questa pagina indice delle pagine che si trovano nel blog e che hanno per protagonista la Kekaritomene, ho preso a prestito una frase famosa di San Bernardo:

 De Maria numquam satis ( Di Maria ,di parlarne, di lodarla, di pregarla non ci si sazia mai).

Alla frase di San Bernardo nel titolo avrei voluto aggiungere (ma non ho potuto per ragioni di spazio) questa esclamazione estatica di Padre Pio:

“Ah Mamma Bella se non ci fosse la fede gli uomini ti direbbero Dea … gli occhi tuoi sono più risplendenti del sole… sei bella, Mammina, me ne glorio, ti amo… deh aiutami!”.

Affermazione che ha in realtà un valore teologico assai forte se si considera il processo di glorificazione, di deificazione compiuto in anticipo in Maria. Con la sua gloriosa assunzione, la sua carne immacolata ha avuto lo stesso aspetto, la stessa forma che ebbe il corpo di Gesù Risorto come attestano i racconti della resurrezione.

In essi si legge che i discepoli non riescono a riconoscere Gesù perché sotto altro ‘Aspetto‘ o ‘Forma’ così come nei racconti della Trasfigurazione che sarebbe meglio dire ‘Trasformazione’ che fu un anticipo di quella definitiva che L’IOSONO Gesù, vincendo la morte, compie risorgendo dai morti e lasciando  il sapore del suo nome nella tomba vuota … 

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Mia Madre un film sulla vita, il lavoro, la morte e l’ … anima

Mia Madre un film sulla vita, il lavoro, la morte e l’ … anima

Mia Madre

Ebbene sì, ieri sera ho visto il film di Nanni Moretti e Margherita Buy, Mia Madre, un film semplice che racconta gli ultimi giorni di vita di una insegnante di lettere, dei suoi figli, della nipote, di come si spegne la vita di una brava persona, onesta, seria e impegnata a trasmettere ai suoi ragazzi, insieme al suo sapere, il suo amore per la vita.

Un film italiano doc, insieme e prima degli spaghetti gli italiani sono noti per il loro amore per la mamma.

La protagonista del film Margherita è una  regista, nevrotica ed egocentrica, madre distratta, egoista  come amante, scontata come moglie, autoritaria e aggressiva nei confronti delle persone che le stanno accanto.

Margherita, mentre muore la mamma, sta girando delle scene di un film ‘impegnato’, che racconta quello che ormai si vive da ogni parte d’Italia, il dramma del lavoro, le occupazioni, le aziende vendute, la gente costretta ad abbandonare il proprio posto di lavoro.

E questo proprio a Roma,  nelle strade di Roma, ivi compresa via Molise, la sede del Mise,  il ministero più impegnato con i suoi famosi ‘tavoli’ nelle troppe numerose vertenze che da ogni parte della penisola e delle isole vanno a finire a Roma dove non c’è più un Iri che possa riconvertirla ma dei funzionari e il ministro stesso che supportano trattative , gestiscono incentivi, cercando soluzioni spesso impossibili.

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Sabatosanto il mistero di Maria nei versi di Alda Merini

Sabatosanto il mistero di Maria nei versi di Alda Merini

Sabatosanto

Il Sabato santo nel triduo pasquale della Settimana Santa è il giorno in cui non viene celebrata alcuna liturgia particolare dalla Chiesa ( fatta eccezione per la liturgia delle ore) e il pensiero va alla Madre di Gesù, la corredentrice, al suo immenso dolore …

Sulla via della Croce Alda Merini interpreta così il pensiero di Maria:

Non prendete mio figlio gente, non rapitemi il cuore, non è un bosco, non è un abete, è soltanto una rosa tenera. Non toccategli il cuore: IO SONO LA MADRE, per nove mesi io l’ho costruito e amato. Non straziatemi il grembo. Torrenti di uomini soli, non fate che il vostro odio tocchi le sue laudi così alte. Donne non portatemi sotto la croce, lasciatemi qui in un groviglio di lacrime,  lasciatemi in un deserto. Mio figlio occupava tutti i deserti del mondo, senza di lui non ci sarà più niente. Mio figlio era l’intera popolazione, mio figlio erano tutti gli ebre(132 Alda Merini Mistica D’Amore)  

Mentre la situazione di continuazione del dolore della Madre tipica del sabatosanto viene sintetizzata con queste poche parole:

La Madre, quella che come me mangiò la terra del manicomio credendola pastura divina, quella che si legò ai piedi del figlio per essere trascinata con lui sulla croce e ne venne sciolta perché continuasse a vivere nel suo dolore. (160 Alda Merini Mistica D’Amore)  

Il dolore fa capire il dolore, il dolore di Alda nel manicomio, con quel gesto strano di mangiare, che ricorda però quello della strana richiesta dalla Immacolata di Lourdes a Bernadette, fa capire molto bene il dolore di Maria addolorata

Così prosegue Alda inabissandosi nell’intimità profonda che c’è tra la Madre e il Figlio:

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La Grande Bellezza e il problema del senso della vita

La Grande Bellezza e il problema del senso della vita

La Grande BellezzaLa Grande Bellezza

Vi è piaciuta la Grande Bellezza?

Vi ha attratto?

Vi ha fatto addormentare?

Vi ha fatto riflettere un po’ sulla vita e sulla morte?

Sulla droga, il sesso, la Chiesa, la malattia, la depressione, la donna, la madre, il matrimonio, la coppia, il primo amore?

Sull’amore eterno?

Sullo stesso concetto di eternità. Ma soprattutto sulla domanda fondamentale: cosa è la vita?

La ricerca dell’effimero?

Il Successo di un libro, di una recitazione, di una continua battaglia contro la morte?

E soprattutto la grande bellezza è al di là o è già qua, il cercare la grande bellezza è la grande bellezza?

Il vedere trascorrere la vita senza rispondere ad alcun perché è vivere già la Grande Bellezza?

E il libro mai scritto non è il libro stesso della vita che si scrive vivendo?

In effetti il film di carne sul fuoco ne mette molta e il ritmo del film è tale che o si entra dentro il film oppure l’attenzione cala subito e con essa il pericolo di addormentarsi si corre seriamente …

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