TRamonti Ternani il saluto del sole alla passeggiata di Terni
TRamonti ternani
O disco solare vivente, quanto sei bello, grande, splendente … ed educato.
Si proprio tu ci hai salutato,
mentre lei ed io passeggiavamo nel giardino della città,
senza pensieri, discorrendo di cose di poca importanza,
camminando solo attenti al trenino che ha cambiato aspetto
e forse autista e che pare un po’ più spericolato.
Il suo lavoro è far divertire i bambini
a girare, nella piazza grande,
davanti alla chiesa del Carmine
e ad incunearsi tra i giardinetti dove i vecchi,
appena il tempo si fa un po’ bello,
trascorrono tra i mazzi di carte e all’aria pulita,
il tempo che è loro rimasto.
Una ragazza seduta da sola
è troppo occupata a guardare il suo iphone
per alzare gli occhi e vederti, o Sole,
e a pensare a Chi ogni giorno obbedisci,
alzandoti puntuale senza fare capricci per fornire all’uomo
e al creato tutto quel calore e la luce che gli serve per vivere …
I tuoi ultimi raggi del giorno colpiscono le vetusta mura dell’anfiteatro
che con le nuvole alte e lo svettante campanile
formano un quadro più bello dei tanti quadri belli
che i pittori di Terni sono soliti fare.
E tra essi Metelli che immagino dall’inferriata, guardi triste con me
la sua scuola, sotto i raggi della prima luna della sera, chiusa per l’ incuria degli uomini.
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