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Tiburtina Station sconcertanti annunci in inglese

Tiburtina Station sconcertanti annunci in inglese

Tiburtina Station

Tiburtina StationNella Tiburtina Station sconcertanti annunci in inglese con le storpiature dei nomi di città e località italiane. Una cosa inascoltabile. Diceva un pessimista che il peggio non muore mai ed in effetti  forse non si trattava di un pessimista ma soltanto di una persona realista che frequentava la stazione Tiburtina, perché non bastano i treni in ritardo o le assurde soluzioni costruttive  e realizzative di quest’opera costosissima ancora incompleta ma già bisognosa di grossi interventi manutentivi, non bastano questi continui sprechi di danaro pubblico (in 20 anni il gruppo delle ferrovie dello Stato ha assorbito qualcosa come il 12.5% del debito pubblico e qualcuno pretende di difendere il proprio superstipendio!). Non basta tutto questo. Oltre ai continui disagi cui i viaggiatori e soprattutto i pendolari sono sottoposti ci sono anche queste trovate che mortificano l’animo, e che ci fanno vergognare di essere italiani! Infatti l’annuncio dei treni è bilingue ma quando parte quello in inglese i nomi delle nostre amate e bellissime città vengono storpiati (come si può sentire nel video sotto riportato) come fossero pronunciati da un inglese anche un pò spocchioso di quelli che non si preoccuperebbero di chiedersi in quale paese sono capitati. 

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Italsider correva l’anno 1961 quando …

Italsider correva l’anno 1961 quando …

Italsideritalsider

Girando per la rete si trovano anche molte cose interessanti.

Ho trovato, tra queste, un documentario sulla nascita dell’Italsider! 

Questo documentario , dell’istituto Luce, ci porta indietro nel tempo, è stato girato circa 50 anni fa, ci fa anche un po’ sorridere c’è infatti ancora un po’ di quella retorica che ha caratterizzato l’informazione di prima e dopo la guerra.  

Soprattutto però ci dà da pensare.

Oggi infatti scadeva il termine per la presentazione delle offerte per l’acquisto dell’acciaieria di Terni, come ci è stato ricordato dal flashmob che è stato improvvisato da un gruppo di lavoratori davanti alle acciaierie.

Una vendita che ancora sembra in alto mare di cui, speriamo per poco, poco si sa e di cui soprattutto si ignorano piani e prospettive industriali …

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