tenuta al convegno “Energia dall’idrogeno. A che punto siamo?” organizzata nella sala caduti di Nassirya dI Palazzo Madama al Senato della Repubblica per la presentazione dell’omonimo libro di diversi autori curato da Sergio Bartalucci.
o ha parcheggiato liberamente in viale Prati a circa dieci minuti dall’auditorium del cenacolo San Marco.
Chi ha preso il treno dalla stazione ferroviaria di Terni ha raggiunto il posto utilizzando le linee di autobus numeri 2 – 5 e 6 fermando in via Primo Maggio oppure è venuto a piedi in circa quindici minuti.
Orario
Il convegno è iniziato alle ore 10 e si è concluso alle ore 16 con circa un’ora di intervallo per il pranzo che abbiamo consumato insieme in una nota rosticceria di viale Battisti.
Ogni relatore ha avuto il suo spazio per esporre le sue, con o senza slide,
e si è creato un dibattito finalizzato all’idea di un ‘laboratorio della materia nella materia condensata’, che possa dare finalmente concretezza ad un sogno:
quello di ricavare energia dal metallo.
Sogno che da molti anni si insegue in varie parti del mondo e che ha assunto il nome di fusione fredda o più modernamente di Lenr.
A Terni si fa già la ricerca sul metallo,
per ottenere un metallo privo di difetti,
con metodologie analoghe si ricercano invece anomalie di calore già dal secolo scorso,
prima ancora che in America parlassero di fusione fredda.
Iniziamo alle 10 e finiamo alle 16 con una breve pausa per mangiare
qualcosa al volo.
Contesto e adesioni
Dopo il ben riuscito workshop internazionale di Greccio dello scorso organizzato dall’Iscmns e in vista dell’ICCF22 che quest’anno si è tenuto ad Assisi,
il presente incontro e quello successivo di venerdì 17 Maggio ad Assisi sono serviti per condividere l’esperienze che sono state fatte
nei vari ‘laboratori della materia condensata’ che da vari anni operano nel nostro territorio e per intensificare la collaborazione
e lo scambio di informazioni ai fini di dare uno sbocco concreto alla ricerca di una nuova forma di energia pulita
che possa dare una spinta anche ‘economica’ al nostro sistema Italia
sempre penalizzato da una bolletta energetica molto salata da pagare rispetto a paesi vicini che non hanno detto ‘no’ al nucleare
(Francia e Germania), all’Eolico (Spagna)
o che sono all’avanguardia per la ricerca e l’applicazione di energie rinnovabili (Danimarca).
Hanno partecipato
Ubaldo Mastromatteo Fisico e ricercatore Lenr fondatore dell’Argal, associazione scientifica per la ricerca di anomalie Lenr
Studio delle Anomalie Lenr dall’aumento dell’assorbimento dell’idrogeno nei campioni di Nickel e Titanio.
LENR anomalies by improved hydrogen absorption in Nickel and Titanium samples.
Francesco Celani fisico e ricercatore Lenr dell’INFN di Frascati, la sua idea dal Nodo Cappuccino
Primi esperimenti con il “Super-Nodo Cappuccino” di Costantana,
fili lunghi e sottili ad alta temperatura:
numerosi risultati interessanti, alcuni inaspettati.
First experiments “super-capuchin knot” of thin Constantan wires at high temperatures:
che si è tenuto a Bressanone dal 28 Agosto al primo Settembre.
Per scaricare l’intero intervento clicca QUIa seguire invece la sintesi finale dell’intervento stesso.
Claudio Pace Terni 3/9/2017
Esiti Sperimentali Lenr
Un programma sperimentale, a dir poco “ardito”, iniziato nel 2011, ha permesso di aumentare, significativamente, la probabilità di accadimento ed intensità dei fenomeni AHE. E’ importante citare:
L’uso della Costantana (CNM).
L’uso del riscaldamento diretto (Effetto NEMCA).
La procedura di ossidazione pulsata dei fili, per aumentare la superficie e numero delle strutture sub-micrometriche. Il quenching (cioè raffreddamento ultra-rapido), ripetuto molte centinaia di volte, agevola la formazione di eventuali materiali amorfi (non stechiometrici) inter-granulari: vengono contrasti i fenomeni incipienti di sinterizzazione.
L’aggiunta di Fe e K. In più, il Mn ha ridotto significativamente l’evaporazione del K, punto debole dei precedenti catalizzatori tipo Fischer-Tropsch.
L’utilizzo di specifiche fibre di vetro impregnate con SrO, materiale a funzione lavoro particolarmente bassa, per l’emissione di elettroni.
L’introduzione della procedura costruttiva di effettuare nodi, con piccolissimo diametro interno, con i fili di CNM
L’aggiunta di Argon e soprattutto Xe al Deuterio.
L’utilizzo di fili particolarmente sottili (4×100 µm Vs 1×200 µm).
*NEMCA: Non Faradaic Electrochemical Modification of Catalytic Activity .
Il fenomeno è stato particolarmente studiato e sviluppato dal Prof. Costas Vayenas, Università di Salonicco, dal 1995.
Si ricorda che osservazioni similari, benché NON spiegate, risalgono al 1905
Abbiamo elementi per pensare che le numerose procedure adottate,
benché originate da un approccio primitivo di “prove e correzione di errori”,
unito ad una osservazione dei fenomeni particolarmente lunga (e senza pregiudizi interpretativi)
hanno provocato l’aumento dello AHE dall’inziale 5-20% del 2012 ai valori attuali del 100%
(cioè un fattore 2 rispetto alla potenza di ingresso elettrica immessa).
La affidabilità, e riproducibilità sono diventati “quasi accettabili”.
Quindi, molto lavoro sistematico è INDISPENSABILE.
Aspetto ancor più importante, le temperature interne e soprattutto esterne
(per migliorare il recupero energetico, limitato dalla ben nota legge di Carnot) sono aumentate in maniera sostanziale.
In alcuni specifici esperimenti (usando la miscela ottimale Xe-D2 a bassa pressione)
la temperatura interna del reattore spesso superava i 700°C mentre quella esterna era dell’ordine di 300°C.
Il tutto senza apparenti danneggiamenti del filo, guaine ed altri componenti.
Secondo noi tale risultato rappresenta un progresso chiave verso l’applicazione delle LENR nel mondo reale,
non solo una curiosità (complessa) di Laboratorio.
Ci aspettiamo ulteriori miglioramenti aumentando la quantità di materiale attivo (0.6g).