Armonizzare l'atmosfera

Eligio Zaminato Nulla accade a caso

Eligio Zaminato ha ‘cambiato casa’ lo scorso 21 Aprile alle tre del mattino, all’ospedale di Camposampiero, all’età di 74 anni

(era nato a Villa del Conte (PD) il 31 ottobre 1945) dopo una lunga malattia…

Sì così dovremmo pensare la morte, alla luce della fede, si lascia questa terra e si raggiunge una nuova dimora nella casa del Padre… un trasloco:

«Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me.  Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore (mansioni). Se no, ve l’avrei detto. Io vado a prepararvi un posto;  quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove Sono Io! E del luogo dove io vado, voi conoscete la via». Gv 14,1-4

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Pizzino Poetico digitale di un magno amico della magna grecia

Pizzino Poetico digitale di un magno amico della magna grecia

Pizzino Poetico

Tornerà in un soffio la sera a sorprenderti il tempo

Cercherai di ingannare l’attesa  affollando le ore

Troverai fra le ceneri spente e i ricordi anche il mio

Sentirai se ancora ti scalda e saprai come farlo sfumare

V.zo

Ho trovato tra le mie vecchie carte, mentre cercavo altro, questo pizzino poetico scritto con il computer, un pizzino poetico digitale,  e stampato con una stampante ad aghi, di quelle che usavano solo il modulo a carta continua.

Non c’è una data ma risale a più di venti anni fa, tra il 1992 e il 1994. appunto  scritto da un amico ternano di nascita ma di cultura meridionale, Vincenzo,  che in procinto di andar via,  mi  lasciò questa oscura quartina,  che mi sono ritrovato tra le mani  dopo tanti anni mentre cercavo ben altro ( il mio pin per accedere ai servizi Inps per la precisione, per scaricare il 730 precompilato 🙂 ).

Un pizzino poetico che ha  riacceso i ricordi di una forte amicizia, dei tempi passati, di una persona colta e raffinata, semplice e affabile, del tutto indifferente a onori e ricchezze, in cerca solo di valori veri, di affetti sinceri, di non trovare alcun verso alla follia della vita e del lavoro.

Il primo verso del pizzino poetico pone già, il mistero del tempo, quel mistero che affascina poeti e scienziati, teologi e analfabeti, … Quelle lancette dell’orologio che scorrono senza mai fermarsi ripetendo ciclicamente un percorso, quell’alternarsi tra giorno e notte e giorno, tra luce e tenebra, mentre le cose della vita trascorrono, mentre si arrugginisce la tua corporeità e i ricordi si cristallizzano in pensieri lontani.

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Borboni e prevenzione dei sismi

Borboni e prevenzione dei sismiBorboni e prevenzione dei sismi

Borboni e prevenzione dei sismi: ma lo sapevate che i primi edifici concepiti per resistere ad un sisma sono stati progettati nel Regno delle due Sicilie, quando c’erano i Borboni? Un articolo sul sito di “Le Scienze” riporta uno studio veramente interessante sull’evoluzione dell’edilizia antisismica italiana. E tutto questo nel Regno delle due Sicilie al tempo dei Borboni. Si legge infatti che a seguito del disastroso terremoto del 1783 in Calabria (che causò 30000 morti) i Borboni emanarono quelle che oggi chiameremo delle Norme Tecniche delle Costruzioni per prevenire i crolli durante i terremoti. Sono stati ritrovati alcuni casolari costruiti all’epoca con questi criteri e si è ricostruito un muro che è stato sottoposto a sollecitazioni che hanno simulato l’azione di un terremoto constatando che il muro è rimasto pressocché integro.

Siamo nel secolo dei lumi alla fine del periodo delle riforme in una fase che preludeva la Rivoluzione Francese e il periodo Napoleonico; se nel Regno delle due Sicilie le riforme dell’agricoltura e del commercio non sono state poi così efficaci c’è comunque da dire che la spinta culturale è stata più forte e probabilmente questo regolamento edilizio è figlio proprio di questo rinnovamento culturale.

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