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Scorpione nel sacro Il vessilo nella Cappella Manassei a Terni

Scorpione nel sacro Il vessilo nella Cappella Manassei a Terni

Scorpione

Forse è la chiesa più antica di Terni, quella di San Salvatore, talvolta scelta dalle coppie di sposi per celebrare la loro liturgia nuziale, per via dell’intimità che suggerisce la sua dimensione non grandissima e per via di quel coro circolare che mette gli sposi al centro dell’attenzione di tutti davanti all’altare da dove attingeranno il pane e il vino consacrato che berranno dopo aver promesso davanti a Dio e agli uomini il loro “Sì”.

Scorpione 1Sono tanti i dipinti e di diversa epoca, immagini di santi che molto probabilmente venivano commissionati  come ex voto o come donazione di qualche persona facoltosa del tempo per arricchire il prestigio del tempio, che in un modo o nell’altro rappresentava il nobile di turno e la comunità locale.

In certi casi non ci si accontentava di un dipinto o di una statua, si erigevano cappelle intere, come quella fatta fare dall’antica famiglia Manassei nel XIV secolo, famiglia da cui verrà un frate illustre, fra Barnaba Manassei, custode della Porziuncola e dell’eremo delle Carceri, dove è sepolto, che inventò il Monte dei Pegni per combattere la piaga dell’usura, che in quel tempo come nel nostro mieteva tante vittime, rovinando molte famiglie.

I dipinti della Cappella Manassei

La Cappella Manassei, racchiude diversi affreschi, di sante donne, come La Maddalena e Santa Caterina, la Vergine seduta in trono e una splendida scena della crocifissione in cui viene evidenziato da una parte il dolore immenso della Madre di Gesù  e dei pochi discepoli a cui il morente volge lo sguardo.

Dall’altra parte del dipinto si intravedono, rovinati dal tempo,  dei cavalieri schierati di fronte al Crocifisso, il cui primo, a cui la tradizione attribuisce il nome di  Longino, lo indica come Figlio di Dio, mentre degli altri non rimane nulla se non un vessillo assai particolare, quello dello Scorpione.

Già lo Scorpione, un animaletto che nel medioevo era visto come un essere diabolico, che come il serpente stesso era immaginato come una rappresentazione del male e che viene utilizzato da Gesù in una sentenza ( Lc 11,11-13) in cui stigmatizza indirettamente il demonio, che in una delle sue tentazioni voleva fargli trasformare le pietre in pane:

[11] Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe?
[12] O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione?
[13] Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!”.

Il Vessillo dello Scorpione

Scorpione
Lo Scorpione si può notare in una bandiera posta proprio sotto il braccio sinistro di Gesù Crocifisso

Qui nel dipinto della Cappella dei Manassei lo Scorpione diventa un vessillo, la bandiera dell’esercito dei crocifissori, che storicamente avrebbe potuto avere l’Aquila come loro icone in quanto romani.

Viene rappresentato lo scorpione forse per risaltare questa battaglia tra Gesù crocifisso che ignora questa potenza militare e si rivolge invece verso il suo piccolo gregge, prima di rivolgersi definitivamente al Padre senza però mancare di offrire il suo perdono totale e incondizionato verso chi dopo averlo molto torturato adesso gli toglie la vita, che per la verità lui stesso si è fatto togliere per aprire il Cielo a molti …

Quanto è attuale questa immagine, e quanto è consolante in tempi come quelli di oggi dove immagini di inermi vengono esposti dai media con una quantità impressionante.

Quasi una riproposizione della contrapposizione raffigurata nella Capella Manassei tra l’esercito dello Scorpione e la vittima di turno, l’apparente sconfitto di una storia in cui la morte ha messo la parola fine alla vita.

La vita di una persona che sia donna, bambino, omosessuale, soldato, musulmano, cristiano, yazzida,  occidentale, arabo o qualsivoglia creatura umana che viene strappata dalla terra con un gesto violento e deliberato dello Scorpione di turno, soldato di un esercito che ha per vessillo uno Scorpione o una qualsiasi bandiera che se genera violenza, specie se violenza gratuita, non può che appartenere allo stesso genere di bestia e rappresentare il Male.

Volontà e permissione

Il Cristo, che aveva a disposizione schiere innumerevoli di Angeli per distruggere l’esercito dello Scorpione, non lo fece.

Gesù fece la volontà del Padre, essere lo sconfitto di una volta per diventare l’eterno vincitore.

Tutte le altre  vittime della storia non lo sono per la Volontà di Dio, come solo i fondamentalisti possono pensare, al massimo sono vittime per la permissione di Dio, che lascia gli uomini liberi di compiere il bene e il male, intervenendo nella storia a modo suo.

Lo ha fatto duemila anni fa morendo sulla croce e promettendo la ricostruzione del Regno di Sion, senza poter dare però una risposta precisa ai discepoli che gliela chiedevano il giorno del suo sollevamento in Cielo, perché sui tempi e i modi, c’è di mezzo il libero arbitrio degli uomini.

Il ritorno dello sposo

Il ritorno del Cristo, la definitiva sconfitta dello Scorpione, del male, è l’intervento che la Chiesa, la comunità dei credenti in Cristochiede, attende e che non deve smettere di attendere, prendendo coscienza che le sue opere non sono ininfluenti rispetto ai tempi del ritorno del suo sposo, che vorrà rivedere la sua sposa.

Una sposa adornata di gioielli che sono i carismi straordinari valorizzati e messi a servizio di una Chiesa Sposa che con lo Spirito appunto chiedono  allo Sposo il suo ritorno … ( Ap 22,17-20):

[17] Lo Spirito e la sposa dicono: “Vieni!”. E chi ascolta ripeta: “Vieni!”. Chi ha sete venga; chi vuole attinga gratuitamente l’acqua della vita.
[18] Dichiaro a chiunque ascolta le parole profetiche di questo libro: a chi vi aggiungerà qualche cosa, Dio gli farà cadere addosso i flagelli descritti in questo libro;
[19] e chi toglierà qualche parola di questo libro profetico, Dio lo priverà dell’albero della vita e della città santa, descritti in questo libro.
[20] Colui che attesta queste cose dice: “Sì, verrò presto!”.

E a noi che leggiamo e che vorremmo vedere subito sconfitto lo Scorpione con il suo esercito non ci resta che dire con fede:

[20] …  Amen. Vieni, Signore Gesù.

Insomma anche l’Apocalisse, che ci sembra di vivere in questi ultimi di tempi è una questione di sposo e sposanon spaventiamoci degli scorpioni
Claudio Pace Blogger 19 07 2016 sullo Scorpione


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