Armonizzare l'atmosfera

Pandemia Per una preghiera fatta a Dio da tutti i governanti

 

Pandemia

Dopo la preghiera del papa a San Pietro dello scorso 27 Marzo,

seguita alla lettura del vangelo della tempesta sedata,

riflettendo sul precedente biblico del profeta che si addormenta

nella barca in tempesta, il profeta Giona riconosciuto come tale

nelle tre grandi religioni monoteistiche, e che viene svegliato da gli altri marinai

che lo supplicavano di pregare anche lui il suo Dio per avere salva la vita,

ho pensato a quanto potesse essere efficace una preghiera

fatta insieme dai governanti dei popoli, re, regine, presidenti, ministri

insomma tutti coloro che governano la faccia della terra.

Pandemia e l’efficacia della preghiera

Credo che presso il cuore di Dio la preghiera fatta insieme dai governanti abbia la stessa efficacia

di una preghiera fatta insieme da una coppia di sposi, potrebbe toccare il cuore di Dio e farlo commuovere.

Sarebbe bello se questi governanti si incontrassero in video conferenza con Papa Francesco

e pregassero tutti insieme Dio l’Altissimo Onnipotente Bon Signore

perché liberi la terra da questo tremendo male il contagio da corona virus o Covid_19,

e da tutti i mali che affliggono il mondo,

in particolare quelli legati all’inquinamento e ai cambiamenti climatici,

impegnandosi tutti a trarre il bene del male, a fare in modo che scompaiano le guerre e le violenze,

a far si che i rapporti tra tutte le nazioni siano improntati a sentimenti di solidarietà e di amicizia,

affinché nella terra regni davvero il diritto e la giustizia e di conseguenza la pace.

Il papa potrebbe recitare il cantico delle creature e concludere con una preghiera,

la stessa invocazione fatta da solo a San Pietro lo scorso insieme alla preghiera della pace così combinate:

Pandemia e Pace la preghiera del papa

(click here for English Version)

Signore Dio di pace e della salute, ascolta la nostra supplica!

La Pandemia smaschera la nostra vulnerabilità

e lascia scoperte quelle false e superflue sicurezze con cui abbiamo costruito le nostre agende,

i nostri progetti, le nostre abitudini e priorità.

Ci dimostra come abbiamo lasciato addormentato e abbandonato ciò che alimenta,

sostiene e dà forza alla nostra vita e alla nostra comunità.

La pandemia pone allo scoperto tutti i propositi di “imballare” e dimenticare ciò che ha nutrito l’anima dei nostri popoli;

tutti quei tentativi di anestetizzare con abitudini apparentemente “salvatrici”,

incapaci di fare appello alle nostre radici e di evocare la memoria dei nostri anziani,

privandoci così dell’immunità necessaria per far fronte all’avversità.

Con la pandemia, è caduto il trucco di quegli stereotipi con cui mascheravamo i nostri “ego”

sempre preoccupati della propria immagine;

ed è rimasta scoperta, ancora una volta, quella (benedetta)

appartenenza comune alla quale non possiamo sottrarci:

l’appartenenza come fratelli.

In questo nostro mondo, che Tu ami più di noi,

siamo andati avanti a tutta velocità, sentendoci forti e capaci in tutto.

Avidi di guadagno, ci siamo lasciati assorbire dalle cose e frastornare dalla fretta.

Non ci siamo fermati davanti ai tuoi richiami, non ci siamo ridestati di fronte a guerre e ingiustizie planetarie,

non abbiamo ascoltato il grido dei poveri, e del nostro pianeta gravemente malato.

Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato.

Ora, mentre stiamo in mare agitato, ti imploriamo: “Svegliati Signore: Liberaci dalla Pandemia!”.

Per la Pace

Abbiamo provato tante volte e per tanti anni a risolvere i nostri conflitti con le nostre forze e anche con le nostre armi;

tanti momenti di ostilità e di oscurità; tanto sangue versato; tante vite spezzate; tante speranze seppellite…

Ma i nostri sforzi sono stati vani.  

Ora, Signore, aiutaci Tu!

Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace.

Apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire: “mai più la guerra!”; “con la guerra tutto è distrutto!”.

Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti per costruire la pace.

Signore, Dio di Abramo e dei Profeti, Dio Amore che ci hai creati e ci chiami a vivere da fratelli,

donaci la forza per essere ogni giorno artigiani della pace;

donaci la capacità di guardare con benevolenza tutti i fratelli che incontriamo sul nostro cammino.

Rendici disponibili ad ascoltare il grido dei nostri cittadini

che ci chiedono di trasformare le nostre armi in strumenti di pace,

le nostre paure in fiducia e le nostre tensioni in perdono.

Tieni accesa in noi la fiamma della speranza per compiere con paziente perseveranza scelte di dialogo

e di riconciliazione, perché vinca finalmente la pace.

E che dal cuore di ogni uomo siano bandite queste parole:

divisione, odio, guerra! Signore, disarma la lingua e le mani, rinnova i cuori e le menti,

perché la parola che ci fa incontrare sia sempre “fratello”, e lo stile della nostra vita diventi:

shalom, pace, salam!

Amen.

Terni 1 04 2020 Claudio Pace
sull’efficacia di una preghiera comune dei governanti per sconfiggere la Pandemia


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