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Modello Atomico Petrino ovvero le fluttuazioni spazio temporali come spiegazione della materia

Modello Atomico Petrino ovvero le fluttuazioni spazio temporali come spiegazione della materia

Modello Atomico Petrino

Modello Atomico Petrino, cosi mi piace definire, questa pazza teoria, che una persona, appassionata di scienza, ma non scienziato, ha voluto condensare in poche pagine ed inviare ad amici e scienziati per cercare di capire se quello che uno strano giorno di primavera aveva percepito, dopo tanto e tanto ragionare, potesse essere un effetto delle troppe puntate di super quark viste, o qualcosa che potesse avere un senso e un valore.

Non è bello, come è capitato a lui, avere la sensazione di aver incontrato qualche persona che da un secolo futuro viene a spiegarti qualcosa per lui elementare e che per te non è elementare per niente… come il Leonardo da Vinci nel film di Benigni e Troisi.

 [youtube]https://www.youtube.com/watch?v=ODoWcrrsEhw[/youtube]

In effetti per Pietro (Petrino), che ha scritto queste poche pagine che riporto in fondo è stata una esperienza del genere, si è trovato immerso in conoscenze ed in problemi molto lontani dalla sua quotidianità, come se gli avesse parlato un extra terrestre od un uomo venuto dal futuro, un novello Troisi, ma perché poi ?


Un amico comune,  a cui Pietro aveva mandato la sua teoria, non avendo il tempo necessario per fare i dovuti approfondimenti, non ritenendosi forse la persona adatta a farlo, conoscendo la mia passione per questi argomenti, me lo ha inviato ed io l’ho letto con molto interesse e rispetto.

Per caso passando da Roma, sono andato a trovarlo, mentre lui preso da impegni casalinghi considerevoli (amici ospiti, tecnico dei pannelli solari, ecc) ha avuto una oretta di tempo per darmi qualche particolare  in più, rispetto alle pagine che riporto sotto e che invito a leggere, del suo Modello Atomico Petrino.

Modello atomico Petrino, l’ ho battezzato così per via del nome della simpaticissima persona che lo ha concepito.

Quello che mi affascina è la semplicità, l’idea che nel mondo sub atomico ci possa essere un prima, un’ora e un dopo strettamente correlato al moto degli elettroni, dei nuclei e della massa ad essi connessa.  

Tutto ciò  assomiglia un po’ al moto delle galassie e dei sistemi solari che si muovono in una direzione, le orbite dei pianeti non sono ellittiche ma a spirale, un pianeta non chiude mai esattamente nello stesso punto la sua orbita, perché nel frattempo che un pianeta ha percorso un’ orbita completa, il sistema solare ha cambiato posizione nell’universo.

La teoria di Pietro, è che il moto di elettroni è propedeutico a creare uno spazio per fare avanzare il nucleo oltre il tempo e che tutto l’esistente non è altro che una vibrazione continua spazio temporale di elettroni, protoni, … come un aliscafo che sbatte nell’acqua creando dei vortici per librarsi come se volasse.

Se ho capito bene, non è che l’argomento sia proprio nuovo, qui per esempio un  intervista che parla di onde gravitazionali (che mi lasciano assai scettico) e di  vibrazioni spazio temporali.

Ma giudicate voi, senza pregiudizi e se volete lasciate pure un commento qui alla fine dell’articolo.

Ah dimenticavo  il famoso  principio di indeterminazione per cui non è possibile conoscere allo stesso momento posizione e velocità dell’elettrone, nel modello atomico petrino trova una spiegazione temporale suggestiva, questo accade perché ci sarebbe un movimento in avanti o indietro nel tempo. Non è intrigante?

Claudio Pace Terni 3 Agosto 2013 Blogger 

 


5 thoughts on Modello Atomico Petrino ovvero le fluttuazioni spazio temporali come spiegazione della materia

  1. risposta per Claudio:
    il tempo è lo spostamento della materia nello spazio (è causato ed è causa – vedi teoria pazza)
    il problema è la concezione dello spazio, dobbiamo passare dal concetto di terra piatta che normalmente applichiamo, al concetto della terra tonda, sarà un poco dura da accettare ma alla fine come in passato la realtà si farà avanti, anzi visto cosa si trova nel web ci siamo, lo spazio viene chiamano spazio-tempo o spazio cosmico per non “rompere le uova” ai conservatori del posto fisso, comunque per ora stiamo al punto dove Galileo ha capito che c’è qualcosa che non và, la teoria pazza poterebbe essere la descrizione del sistema orbitale, manca solo che qualche volenteroso con calcoli alla mano dimostri matematicamente l’andamento delle orbite, cosa che molto probabilmente non spetta a me fare (attenzione stiamo proponendo una teoria che tratta di come muoversi nel tempo, se fosse vera chi ci assicura che il nostro vivere non sia stato influenzato da interferenze), è una questione di destino.

    Altra meditazione filosofica pazza al quadrato: il destino

    Una sfera cosa può fare? Rotolare (è insito nella forma)
    Una piramide cosa può fare? Stanziare (è insito nella forma)
    Creiamo attorno alla sfera un piano perfetto (interferenza esterna), la sfera cosa fa? non ha altra soluzione che stare ferma.
    Creiamo attorno alla piramide un piano inclinato (interferenza esterna), la piramide cosa fa? Appena l’angolo d’inclinazione del piano fa superare il terzo medio alla risultante della forza della massa questa comincia a rotolare.

    Ora influenziamo il sistema con un imprevedibile ed impercettibile variante, una lieve brezza colpisce i due oggetti (il classico battito d’ali di farfalla).

    La sfera cosa fa? Grazie alla sua forma trasforma la piccolissima energia del vento che la colpisce in energia cinetica e si muove, se il piano non è sufficientemente rigido come in un domino si inclina fornendo nuova energia alla sfera che inevitabilmente inizia la sua corsa.
    La piramide cosa fa? Guarda caso la brezza di vento si applica nel senso contrario e nel momento in cui la piramide comincia la sua rotazione sollevando la propria base dal piano, la forza ricevuta è sufficiente a ristabilizzare l’equilibrio di calma iniziale della piramide ed a far convertire l’energia che ha fatto sollevare la piramide inizialmente in una forza tale che sbattendo contro il piano inclinato (sempre se questo è poco stabile) ne fa diminuire la pendenza, garantendo l’immobilità della piramide.

    Morale: il destino esiste ed è insito nelle caratteristiche proprie delle cose ed è influenzabile dall’esterno con l’utilizzo di una quantità di energia notevolmente superiore a quella necessaria al riallineamento degli eventi.

    Se ricordo bene mi hai detto di essere un matematico, ti chiedo cortesemente di tradurmi in linguaggio matematico quanto ti ho espresso, io non ne sono capace.
    Nota che il tutto ha senso solo se osservato in un sistema gravitazionale, in assenza di gravità anche le piramidi possono rotolare, qui stiamo già legando la forma alla gravità mmmmm….troppo presto per il battito d’ali.
    Saluti
    pietro

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