Marmore Presepe Vivente tra le acque e la luce delle torce

Marmore Presepe Vivente tra le acque e la luce delle torce

Utilizzare la cascata delle Marmore per realizzare un presepe vivente, è stata una idea originale che riscuote ogni anno un grande successo di pubblico. Questi attratto dai luoghi incantevoli, ancora più incantevoli di inverno e di notte, partecipa in massa alla rappresentazione scenica.  Ho anch’io voluto fare questa esperienza, e devo dire che fin dai primi passi è stata davvero una bella sensazione. All’inizio in un piazzale oltre il fiume, le centurie romane, un mercato di paese, con delle squisite frittelle salate o dolci offerte dalle donne in ambiti orientaleggianti e subito il sentiero due dove la gente in fila pazientemente faceva il suo turno, seguendo le luci delle torce poste lungo il sentiero e scattando delle foto al paesaggio, la dove la luce dei riflettori consentiva di fare qualche foto. L’umidità del fiume e la poca luce davano al lento, silenzioso e affollato corteo di visitatori un sapore quasi dantesco 😉 …

La faccia di un pastore un po’ infreddolito,  nel cuore del presepe che si era visto già da lontano, per via di un riflettore posizionato sul piazzale Byron, ti introduceva nel centro della rappresentazione al culmine del sentiero due, dove potevi vedere un giovane Giuseppe, una giovanissima Maria, della stessa età che doveva aver avuto la Vergine, visto che a dodici-tredici  anni si era già spose, e una bambina angelo, collocatasi in mezzo ai rami di un albero sopra la capanna di Betlemme. Ma non era finito li, proseguendo il sentiero, dove a ogni pié sospinto la gente si fermava a catturare le immagini notturne della cascata così vicina e cosi suggestiva, si giunge ad un castello ideale, quello oscuro di Gerusalemme, dove un vecchio lussurioso re, con ai piedi una regina sottomessa, si gode il ballo di due danzatrici orientali.

Il re Erode si crede astuto ha già parlato con i magi che gli daranno le preziosi informazioni per chiudere il conto con questo presunto re dei re che ha deciso di nascere a Betlemme proprio durante il suo regno, non c’è bisogno di fare fatica alcuna per ricercarlo, può passare il suo tempo a godersi le bellezze delle danzatrici, con le giuste informazioni lo eliminerà in un momento. Il presepe è finito, c’è solo l’ultima casupola, quella di un falegname, chissà se è sempre quella di Giuseppe che se ha vissuto a Betlemme per due anni, non è certo rimasto nella grotta di fortuna dove, in emergenza la sua sposa ha partorito.

Tutto molto bello, bravi quelli del comitato del Marmore Presepe Vivente e del gruppo storico della Legio II Sabina, solo un piccolo appunto da fare forse al comune di Terni. Durante la rappresentazione del primo Gennaio non ho visto né vigili né assistenti di alcun genere, né protezione civile che forse, non perché ci siano chissà quali pericoli, ma per un eccesso di prudenza che non guasta mai, andrebbe comunque allertata con un minimo di presenza per dare maggiore sicurezza ai numerosi visitatori che si godono questo spettacolo unico di un presepe vivente tra le acque della Cascata della Marmore e la luce delle torce che illuminano i sentieri della stessa.
Claudio Pace Blogger Terni 2 Gennaio 2014 Consigliere NCD Prima Circoscrizione Terni Est
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