Armonizzare l'atmosfera

Incontri ravvicinati ….. sul treno

Incontri ravvicinati
incontri ravvicinati ….. sul treno

Incontri ravvicinati ….. sul treno

Incontri ravvicinati ….. sul treno dei pendolari.

La vita di pendolare è fatta, si sa, di viaggi tutti uguali, sempre con la stessa destinazione, viaggi che certo non evocano mete lontane e desideri di libertà.

Così ogni giorno vedi le stesse facce, gli stessi cinesi che dopo un pò riconosci anche loro con i loro carrelli pieni di paccottiglia cinese, che quando erano tanti occupavano un paio di vagoni.

Gli stessi lavoratori, gli stessi controllori, gli stessi insulsi annunci di trenitalia che avvertono di non aprire le porte quando il treno corre o amenità simili. Le stesse schiave africane, schiave del sesso ma anche allegre e caciarone che fortunatamente hanno smesso di portarsi da mangiare nelle buste della spesa di cellophane, all’apparenza pollo con verdure che mangiavano con le mani prima di andare al lavoro, un odore terribile per chi ha in bocca ancora il sapore del caffè e magari di un bel cornetto …

 Ogni giorno si ripetono situazioni simili e ormai familiari o comunque abituali, che noti quando mancano o quando ci sono variazioni sul tema.

 Lo stesso avviene sul treno del ritorno, dove però ci sono un pò più di viaggiatori occasionali. E ci si confonde meglio.

Così ogni giorno da un bel pò di tempo sul treno salgono due ragazze che si fanno tutti i vagoni avanti e indietro distribuendo bigliettini che narrano una storia pietosa di figli malati in terre lontane che hanno bisogno urgente di interventi, con tanto di timbri e firme di chissà chi, ma si sa un timbro e una firma autenticano qualunque storia, certificano qualunque documento.

Sono sempre le stesse, qualcuno le potrebbe definire zingare, ma sono ben lontane dall’immagine che abbiamo di queste donne; indossano pantaloni e maglia puliti, hanno una borsa sempre con un animaletto di peluche appeso (fa tanto “mamma”), sembrano due ragazze come tante. Hanno solo la pelle un pò più scura e dei  tratti con qualcosa di indefinibilmente esotico.

 A me danno anche un pò fastidio, come da un pò di tempo a questa parte mi danno fastidio tutti quelli che chiedono soldi, soprattutto chi usa l’inganno di una storia pietosa, soprattutto chi è palesemente organizzato da qualcuno che poi ci ricava guadagni enormi.

 Ieri come sempre passa la prima distribuisce i bigliettini l’altra mi guarda, mi sorride e mi saluta. Ciao, mima con la bocca non volendo farsi sentire. Ciao, ricambiando il sorriso. La cosa mi solleva; un gesto di amicizia gratuito ti spiazza in una situazione fatta di fastidi, di disprezzo, di soldi chiesti in modo invadente e dati per liberarsi di tutto, del questuante ma anche dei sensi di colpa.

Una gentilezza senza altri motivi trasmette comunque del bene e ti regala un po’ di fiducia; se viene poi da qualcuno da cui proprio non te l’aspetti rimani basito e ti chiedi cosa non hai capito.

Sono incontri ravvicinati senza una spiegazione, incontri ravvicinati del quarto tipo……

Emilio Santa Maria

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