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Immacolata alla genesi del Giubileo della Misericordia

Immacolata alla genesi del Giubileo della Misericordia

Immacolata

Immacolata 20151208_074443Il Giubileo della Misericordia ha la sua genesi nella festa della Immacolata e grazie anche ad un amico sacerdote che mi ha procurato un biglietto per piazza San Pietro oggi ho potuto partecipare alla Santa Messa celebrata da Papa Francesco, alla presenza del papa emerito, Papa Benedetto, tanti  vescovi e sacerdoti e migliaia di fedeli, a cui è seguita la cerimonia di apertura della porta santa e l’Angelus.

La giornata scelta è stata la festa dell’Immacolata, che quest’anno coincideva con i cinquanta anni del concilio vaticano secondo, del quale alcuni brani sono stati letti prima della recita del Rosario, in attesa dell’inizio della Santa Messa.
Felice scelta questa del papa, che ribadisce l’importanza e l’attualità del concilio vaticano secondo, che è stata una apertura della chiesa verso il mondo, e anche il canto scelto per intervallare la lettura è stata significativa e non solo per le parole, misericordias domini in aeternum cantaboma per il fatto che è uno dei canti di Taizè, il luogo da dove tanti di noi giovani del 1975 abbiamo cominciato a cantarla, da Taizè a Roma, Palermo, Monreale, Filaga e tanti altri posti dove ci si radunava per pregare per l’unità dei Cristiani nello spirito dei documenti conciliari che invitavano a superare gli steccati che dividono le varie confessioni cristiane.

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La stampa e i media sono pieni dei resoconti della giornata di oggi tra essi quelli di un giornalista rai, credo, che ha intervistato dei pellegrini meravigliati del sole che si è tenuto nascosto tutto il tempo salvo al momento dell’apertura della porta santa, in effetti lo abbiamo notato tutti noi presenti in piazza, che abbiamo vissuto l’attesa un po’ infreddoliti e inumiditi da una pioggia non intensa ma non aspettata … ma il sole in effetti ha fatto finta di spuntare un po’ prima dell’inizio della liturgia e poi per un breve tempo ha fatto capolino durante il canto dell’Alleluia e del Vangelo, in cui si è ricordato come l’Annuncio dell’Angelo Gabriele alla Kerikatomene, la PienaDiGrazia, ha rischiarato le ombre delle tenebre che avvolgevano la terra dai tempi in cui lo spirito, non ancora pienamente operante, aleggiava nelle acque della creazione.

La presenza di Papa Benedetto che abbiamo applaudito tutti quando sugli schermi si è visto mentre riceveva l’abbraccio del papa davanti la porta santa. Papa Benedetto che Papa Francesco ha voluto salutare pubblicamente a conclusione dell’angelus, è stato un piccolo ma importante segno di unità e di continuità, in questa giornata di festa all’Immacolata e di apertura del Giubileo.

Ratzinger è stata l’anima del Concilio Vaticano Secondo, durante e dopo il concilio stesso. Il magistero di Papa Francesco non è identico al suo, ogni papa ha la sua personalità e spiritualità, ma è in assoluta comunione e continuità con il suo. Uno più orientato al sociale, l’altro alla teologia, ma il fine comune del loro magistero è lo stesso, l’annuncio di un Dio Misericordioso che vuole la conversione dei peccatori non la loro condanna. Il giubileo della Misericordia è iniziato, misericordes sicut pater, misericordiosi come il Padre, che ha concesso a noi pellegrini una bellissima e serena giornata, nonostante le minacce di morte che vengono dal luogo dove tanti cristiani e non hanno perso tutto, in taluni casi la vita, in altri la vita di parenti, la sicurezza, il lavoro, la patria … e il cui dramma il papa e la chiesa non dimenticano.

Claudio Pace Terni 8 Dicembre su Immacolata e il Giubileo della Misericordia nella pagina seguente alcuni twit lanciati dal mio cellulare in mezzo alla piazza


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