Armonizzare l'atmosfera

Pesco Fiorito e l’Euforia dell’amore in primavera

Pesco Fiorito e l’Euforia dell’amore in primavera

Pesco Fiorito

Quando il vento risuona nelle spoglie strade d’inverno,

quando il sole rischiara un cielo nuvoloso,

quando il semaforo segna di nuovo il verde nella direzione scelta,

allora ti cerco, ti penso, ti amo.

Danzo con le braccia aperte, in preda ad una euforia d’amore.

Tu esisti, perché Chi è, ha voluto che tu fossi e tu sei e sei per me.

Il tuo respiro è il mio respiro.

I tuoi affetti sono i miei affetti.

I tuoi desideri sono i miei desideri.

Il tuo cuore è il mio cuore.

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Pizzino Poetico digitale di un magno amico della magna grecia

Pizzino Poetico digitale di un magno amico della magna grecia

Pizzino Poetico

Tornerà in un soffio la sera a sorprenderti il tempo

Cercherai di ingannare l’attesa  affollando le ore

Troverai fra le ceneri spente e i ricordi anche il mio

Sentirai se ancora ti scalda e saprai come farlo sfumare

V.zo

Ho trovato tra le mie vecchie carte, mentre cercavo altro, questo pizzino poetico scritto con il computer, un pizzino poetico digitale,  e stampato con una stampante ad aghi, di quelle che usavano solo il modulo a carta continua.

Non c’è una data ma risale a più di venti anni fa, tra il 1992 e il 1994. appunto  scritto da un amico ternano di nascita ma di cultura meridionale, Vincenzo,  che in procinto di andar via,  mi  lasciò questa oscura quartina,  che mi sono ritrovato tra le mani  dopo tanti anni mentre cercavo ben altro ( il mio pin per accedere ai servizi Inps per la precisione, per scaricare il 730 precompilato 🙂 ).

Un pizzino poetico che ha  riacceso i ricordi di una forte amicizia, dei tempi passati, di una persona colta e raffinata, semplice e affabile, del tutto indifferente a onori e ricchezze, in cerca solo di valori veri, di affetti sinceri, di non trovare alcun verso alla follia della vita e del lavoro.

Il primo verso del pizzino poetico pone già, il mistero del tempo, quel mistero che affascina poeti e scienziati, teologi e analfabeti, … Quelle lancette dell’orologio che scorrono senza mai fermarsi ripetendo ciclicamente un percorso, quell’alternarsi tra giorno e notte e giorno, tra luce e tenebra, mentre le cose della vita trascorrono, mentre si arrugginisce la tua corporeità e i ricordi si cristallizzano in pensieri lontani.

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Napoli papale l’orma di Papa Francesco nella storia della città

Napoli papale l’orma di Papa Francesco nella storia della città

Napoli papale

La visita di Papa Francesco a Napoli è stato qualcosa di particolare, che non sarà facilmente dimenticato, l’incontro tra un pontefice alla perenne ricerca di Cristo nei poveri, negli emarginati, nelle periferie e … nella gioia, e una cultura che affronta la vita con una filosofia di vita un po’ ironica, un po’ sarcastica, ma esplosiva, giammai tiepida che ben si adatta all’annuncio cristiano che è un annuncio di Gioia.

Bella la scena di una ragazza che in diretta tv animava l’attesa della folla sul lungomare e che all’arrivo del papa, la invita ad acclamare ‘viva papa Bergoglio, e il papa che contrariato ma gentile declina. E allora la ragazza prosegue ‘viva Papa Francesco’ e il papa insiste, ‘no, no, viva la gioia’ e spiega come e a Cristo e alla gioia del risorto che bisogna riferirsi non al papa, e allora la ragazza subito ‘evviva la gioia …’ forse non aveva ben capito il gesto di umiltà del papa, ma lo ha recepito prontamente, va bene l’entusiasmo ma per la gioia che da il Cristo non per il papa.

Credo che Papa Francesco sia molto più forte a resistere alla tentazione del culto della personalità, connessa al ruolo che svolge, di quello che credono  alcuni, a mio avviso, ingiustamente e pretestuosamente.

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Estorsione da combattere per una Terni Sicura … a Umbria ON

Estorsione da combattere per una Terni Sicura …  a Umbria ON

Estorsione da combattere

Gentile redazione di UmbriaOn

Ho letto con piacere il vostro articolo circa le denunce dell’ estorsione in atto da anni non solo nel parcheggio dell’ospedale ma anche in quello delle officine Bosco, estorsione che ho denunciato con forza più volte nel corso del mio mandato come consigliere della prima circoscrizione, anche inviando appelli al prefetto di Terni.

Ed è noto che anche il parcheggio dietro via Castello soffre dello stesso problema così come alcuni parcheggi dei supermercati.

Credo che la popolazione di Terni si sia stancata di questa vessazione che può essere combattuta anche con le vigenti leggi in quanto questo chiedere i soldi alle persone che parcheggiano, potrebbe essere considerato non solo un’attività occasionale paragonabile all’accattonaggio ma bensì una vera e propria estorsione, una forma di pizzo, ingiustamente tollerato  e verso la quale invece bisogna reagire pur nei forti limiti del nostro attuale sistema legislativo che come è noto ha permesso la permanenza del ‘presunto’ assassino di David Raggi, solo perché questi ha fatto ricorso contro il decreto di espulsione emesso dal tribunale di Caltanissetta.

Credo che le forze dell’ordine e  le autorità comunali, qualcosa in più possano fare,  se invece di fermare i richiedenti il pedaggio del parcheggio, per poi rilasciarli subito dopo con un insignificante decreto di espulsione, intervenissero come se si trovassero davanti a criminali che chiedono il pizzo, perché alla fine di questo stiamo parlando,  perché  un conto è un accattone che chiede l’elemosina al passante, ed un conto è una serie di giovani alti e ben piazzati che ti indicano dove c’è un parcheggio libero, facendoti capire chiaramente che dovrai pagare loro il dovuto.

Si noti anche che ogni qualvolta il problema emerge sulla stampa, come è stato nel caso delle mie, e come credo sarà anche dopo il vostro articolo, come per incanto, per un periodo più o meno breve, scompaiono i parcheggiatori abusivi, che meglio sarebbe chiamare ‘uomini del pizzo’, per poi tornare magari con cambio di nazionalità o etnia o categoria di persone (i cosiddetti tossici) , per poi ritrovare sempre gli stessi a fare la solita estorsione.

Questo fa pensare ad una regia criminale dell’estorsione, ad una non casualità della cosa, e alla necessità di intervenire  anche nei parcheggi dei supermercati, magari con una ordinanza come quella emessa già a Perugia, che responsabilizzi anche i gestori dei supermercati e i loro servizi d’ordine a collaborare prontamente con le forze dell’ordine, nel caso si verifichino fenomeni, e tutti sappiamo si verificano, di ‘pizzo’ su coloro che parcheggiano.

Terni è una città tollerante ed accogliente,  lo è stata, lo sarà, ma rispetto a fenomeni che si professano come fenomeni di illegalità, la tolleranza deve essere zero, sindaco, prefetto, questore che vanno ringraziati per lo sforzo fino ad adesso profuso per la sicurezza a Terni, qualcosa in più, con la collaborazione di tutti i cittadini che devono sempre segnalare, denunciare l’estorsione dei parcheggiatori abusivi  e mai pagare il pizzo, possono fare.

Capisco che questo possa costare una macchina graffiata, come è capitato al sottoscritto, o peggio, ma il primo e più semplice modo per estirpare il pizzo è e rimane, non pagarlo.

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Alda Merini e il silenzio di Dio di Papa Francesco

Alda Merini e il silenzio di Dio di Papa Francesco

Alda Merini

Alda Merini mistica d'amore
Alda Merini mistica d’amore un libro da non leggere tutto di un fiato, ma da gustare lentamente 😉

Oggi pomeriggio Papa Francesco, al termine di un lungo e faticoso giro nella città di Napoli, seduto, ha risposto a tre domande rivolte simbolicamente da una giovane, un’anziana ed una coppia di mezza età come rappresentanti della famiglia.

Alla prima domanda, quella di una ragazza  sul dolore innocente, Papa Francesco, non senza ricordare la Bibbia e il silenzio obbediente di Abramo  che da totale disponibilità a sacrificare il suo figlio, ha enunciato la sua visione teologica di Dio:  «Il nostro Dio è il Dio delle parole, dei gesti, dei silenzi».

«Il più grande silenzio di Dio è la croce: Gesù ha sentito il silenzio del padre fino a chiamarlo abbandono: “Padre perché mi hai abbandonato?” E poi è successo quel miracolo, quella parola, quel gesto grandioso che è stata la risurrezione. Ma il nostro Dio è anche Dio dei silenzi, e sono silenzi che non puoi spiegare se non parli con il crocifisso. Per esempio, perché soffrono i bambini? Come mi spieghi questo? Dove trovi una parola di Dio che lo spieghi? E’ uno dei grandi silenzi di Dio. Il silenzio di Dio non dico che si possa capire, possiamo avvicinarci guardando il Cristo crocifisso, Cristo che muore, Cristo abbandonato. E’ questa la verità» […]

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