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Anomalies in Hydrogen Loaded Metals 13 Workshop Greccio 5 9 Oct 2018

13th International Workshop on Anomalies in Hydrogen Loaded Metals 5-9 October 2018 Greccio Italy

Anomalies in Hydrogen

Clicca qui per la versione italiana del comunicato

Link

McKubre and Staker (2018) and pdf

Nodo Cappucino PDF in english

Report di Gianni Albertini 

Pictures

O Sole mio (Banquet Live)

Ubaldo Mastromatteo report

Welcome video

Previous Announcement

Click here for Abstract

Anomalies in Hydrogen Loaded Metals

In one of the most suggestive places of central #Italy the Greccio Oasis

a  stone’s throw from the Franciscan Sanctuary of the crib

A few khilometers from the famous Marmore Falls

the “13th International Workshop on Anomalies in Hydrogen Loaded Metals” will take place

from 5 to 9 October of this year 2018

For reservations and further information click HERE or send email to workshop@iscmns.org

For information on the previous workshop click here

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Thank You

Claudio Pace Terni 23/6/2018 Anomalies in Hydrogen Loaded Metals

Mise lavoro Di Maio e le acciaierie di Terni giocare di anticipo

Mise lavoro Di Maio e le acciaierie di Terni giocare di anticipo

Mise lavoro

Unificare i ministeri del lavoro e dello sviluppo economico,

credo sia stata una ottima idea e una cosa ben fatta dal governo del cambiamento.

C’è ancora l’euforia dell’inizio di una cosa oggettivamente nuova e inaspettata,

nessuno si aspettava che due forze così diverse riuscissero a fare un programma comune,

codificato in un contratto, e che potessero dare vita ad un governo che qualcuno ipotizza quinquennale

altri di breve termine, ma che comunque è governo ed è già un gran risultato.

Il governo è stato varato ed ha i numeri per avere la maggioranza in entrambe le camere,

nonostante una legge elettorale che non  è né carne proporzionale, né pesce maggioritario

e che non ha prodotto nessuna maggioranza coerente con gli schieramenti proposti agli elettori.

E ministro del lavoro e dello sviluppo economico (Mise Lavoro) è l’esponente di punta del M5s di oggi,

Luigi Di Maio, che avrebbe voluto essere il capo del governo ma che si è dovuto accontentare

di esserne uno dei due vice anche se vice di peso.

Di Maio e l’AST

Nel 2014, in piena vertenza Acciaierie di Terni, Di Maio si presentò ai lavoratori in sciopero con una proposta un po’ teorica,

quella di comprare l’Ast utilizzando dei fondi strategici nazionali, ottenendo la reazione di un operaio

che sinceramente condivisi e condivido, rinfacciandogli l’operaio l’aver trattato un problema assai complesso

in un modo eccessivamente semplificato …

Qui il link di quello scontro verbale riportato da Repubblica TV, correva l’anno 2014.

Dal 2014 al 2018

Dopo circa quattro anni tante cose sono cambiate.

Di Maio ha certamente fatto più esperienza di politica e di leggi dello stato,

ha una leadership nel m5s che prima non aveva e ha avuto un notevole aumento di consensi popolari ratificati dal voto.

Lui a Terni c’è venuto, Renzi no, c’è dovuta andare una delegazione di ternani alla Leopolda per potergli parlare.

L’Ast dopo la bufera della compravendita e dello sciopero  è andata avanti, raggiungendo notevoli risultati economici,

si è smarcata dal numero delle aziende in crisi, e si è distinta per le metodologie di qualità innovative utilizzate

che la denotato come azienda assai avanzata nel mondo dell’Industria 4.0

Comunque sia, pur non essendo stata avviata alcuna trattativa ufficiale da parte del board tedesco,

pare che l’Ast sia destinata ad essere venduta dalla Thyssen a cui appartiene,

e quando si vende una azienda, è giocoforza che ci sia qualche preoccupazione.

Giocare di anticipo

Sarebbe assai bello se il superministro MiseLav, in stretto contatto con tutte le forze politiche italiane in Europa,

e in stretto contatto con le maestranze e le forze politiche di Terni e dell’Umbria,

una volta tanto giocasse di anticipo, e oltre che monitorare la situazione,

‘sapere è potere e non sapere è non potere‘,

orientasse gli sforzi e i fondi della comunità europea per implementare il lavoro dove si sa lavorare

assecondando il Know how delle comunità locali, evitando di creare cattedrali nel deserto

che prima o poi chiudono per mancanza di acqua, come avvenne assai spesso nel Mezzogiorno.

Il Mise Lavoro giochi di anticipo

Nel caso della siderurgia Ternana, quindi, si tratterebbe non solo di difendere quello che c’è,

l’Ast con tutte le sue lavorazioni a freddo e a caldo, il tubificio, il centro servizi, la società delle fucine

e l’Aspasiel, queste ultime quattro ormai inglobate nell’Ast stessa.

Realtà che per altro non dovrebbero avere bisogno di alcuna difesa

visto che il mercato pare ( a parte la questione dei dazi) soffiare nella direzione giusta,

anche se questo non basta il polo chimico ternano fu chiuso pochi anni fa

e spostato a Ferrara nonostante i buoni risulta economici.

Per difendere la siderurgia di Terni bisognerebbe andare all’attacco.

Bisognerebbe fare in modo di implementare le lavorazioni attuali,

chiedendo all’Europa di ridare la possibilità di riprendere nella zona

alcune lavorazioni come il magnetico e il titanio che sono state sottratte all’area ma che potrebbero tranquillamente

ripartire se solo ci fosse la volontà politica ed economica di farlo.

Indotto

E non solo ma favorire l’indotto, in input

(come nel caso Go Source che produrrà gli elementi di elettrodo dei forni ad arco e che si speri parta presto)

ma anche in Output

(nella tradizione di imprese di rilavorazioni dell’acciaio che già avvengono nella zona e che potrebbero essere implementate).

Una utopia riportare le lavorazioni perdute da Terni nel corso degli anni?

Io credo di no, credo sia invece una risposta concreta a chi in Europa

ci accusa di essere come quelli che cercano il lavoro e pregano Dio di  non trovarlo.

L’Europa invece di fare il giudice delle nostre incapacità e comminare multe per ogni mancanza

dovrebbe fare come faceva l’Iri fino a Ieri aiutare con forza e con i fatti.

Un Italia più forte non ruberebbe nulla agli altri partner europei anzi li rafforzerebbe

rendendo più forte l’Europa stessa, che oggi rischia di capitolare in mezzo ai litigi di Trump con Cina e Russia.

Mitbestimmung

Non sarebbe male poi se  dai tedeschi volessimo copiare anche le cose buone che hanno,

come il Mitbestimmung o cogestione che il vescovo di Terni Piemontese

propose come ricetta alla Crisi del 2014 ma che potrebbe essere invece

una cosa estendibile a tutte le medie e grandi aziende italiane

e che potrebbe portare dei benefici anche economici

notevoli, crescendo il rapporto di fiducia tra Board e lavoratori.

Ingegneria vera

In ultimo il Mise Lavoro, di concerto con il miur dovrebbe far partire a Terni una facoltà, ma anche di più,

un campus universitario di Ingegneria a Terni, ( il modello è quello dei grandi campus come Posttech  )

che sviluppi tutte le questioni di ricerca legate alla tecnologia e alla Siderurgia

( non ci sarebbe miglior posto per una simile facoltà).

Non solo ma in questo Campus ci si potrebbe occupare anche di Energia, di ricerca delle nuove forme di energia,

con particolare riferimento a quelle che potrebbero venire anche dal metallo

secondo gli sviluppi di quella che una volta si chiamava Fusione Fredda e oggi si chiama Lenr o Dst.

Ne cominciammo a parlare nel 2013 proprio nei locali della storica biblioteca del circolo lavoratori

quando facemmo un convegno dal titolo assai significativo, e che oggi  è quanto mai attuale:

Dallenergia per la fabbrica del metalloal metallo per la fabbrica dellenergia?

Oggi la ricerca è andata avanti ma c’è ancora tanta strada da fare, e a Terni la strada sarebbe scorrevole …

Buon lavoro dunque al nuovo ministro Mise Lavoro della Repubblica Italiana,

che il Mise Lavoro di lavoro ne avrà tanto da fare per dimostrare che l’impegno per il lavoro

e i lavoratori non sarà solo uno slogan né solo un fatto assistenziale.

Claudio Pace Terni 2 Giugno 2018 della Festa della Repubblica su Mise Lavoro

Mise Lavoro
Nella foto un immagine della cerimonia del ricordo di San Giovanni Paolo II che visitò le acciaierie di Terni il 1 Maggio del 1981, la manifestazione fu fatta pochi minuti dopo l’annuncio del lungo sciopero con lo stesso megafono che lo annunciò

 

Battere moneta per finanziare crescita si può fare senza la lira?

Battere moneta per finanziare crescita si può fare senza la lira?

Battere moneta

Lo scorso 3 Maggio, ho partecipato nello stesso giorno in due città diverse, Roma e Terni,

a due conferenze di carattere economico,

in due sedi assai differenti, la prestigiosa sede dell’aula Paolo VI dell’università pontificia Lateranense

e il cenacolo San Marco di Terni.

Nella prima conferenza si annunciava una nuova fondazione la “Quadragesimo anno

con lo scopo di incoraggiare una certificazione di conformità delle imprese economiche alla dottrina sociale della chiesa,

un percorso molto interessante e ‘in salita’ secondo la mia opinione, e la mia esperienza professionale.

Certificare, valutare è una cosa molto difficile e la dottrina sociale della chiesa non è un insieme di norme

la DSC è come il Vangelo una questione di spirito, di cuore che ama, di lavoro volto prima alla santificazione del lavoro

stesso poi al profitto, motore necessario ma non fine dell’attività economica.

Spero che il realizzarsi di questa certificazione possa aiutare ricercatori come Luciano Mutti,

che abbiamo avuto ospite a Terni,

e quanti cercano di fare ricerca o altri tipi di impresa, in modo libero dai pesanti condizionamenti

dovuti alla sete di guadagno di pochi …

Nino Galloni

La seconda con l’economista Nino Galloni sul ” perché siamo finiti così 

La crisi italiana nell’economia globale  aspetti internazionali, politiche economiche, sovranità”

nella quale ho avuto una risposta su un tema assai singolare e assai di moda, quello delle bitcoin

dell’attendibilità di questa forma di valuta, e che pare essere qualcosa di più dell’ennesima catena di Sant’Antonio.

Questa la risposta del professore:

Il tema è molto interessante, perché se il BitCoin si dimostrasse attendibile, e fosse possibile gestirlo in modo ‘sicuro’ ed etico,

sarebbe l’uovo di colombo per risolvere problemi come la mancanza della sovranità monetaria

nei paesi a basso sviluppo economico dell’area Euro, come il nostro.

Non potendosi più stampare carta moneta a credito e titoli statali di debito, generando inflazione, ma in modo controllato,

(come si faceva nella prima repubblica, aumentando il debito pubblico,

ma portando l’economia italiana in alto, tra le prime cinque del mondo)

insieme ad un welfare che vuol dire pensioni in età ragionevole, con posti di lavoro qualificato lasciati ai giovani, sanità, etc.

lo stato italiano potrebbe emettere una #ItalyBitCoin o una semplice #ItalyCoin o #LiraCoin una criptovaluta

con cui pagare intanto i privilegi che non si possono cancellare, a cominciare dai vitalizi

e una parte degli stipendi dei pubblici dipendenti (magari tutto ciò che eccede i 50.000 euro l’anno)

invitando anche i privati a fare la stessa cosa.

Si realizzerebbe un po’ di sovranità nazionale, senza perdere i vantaggi dell’Euro,

facendo ripartire l’economia e il welfare.

Un sogno?

Chissà? I minibot non credo possano fare meglio.

Claudio Pace 15 Maggio

Luciano Mutti a Terni per fare il punto sulla ricerca contro il … mesotelioma

Luciano Mutti a Terni per fare il punto sulla ricerca contro il … mesotelioma

Luciano Mutti

Invitato da Massimo Pennesi, responsabile regionale dell’Ona,

grazie anche alla collaborazione del Gruppo Italiano Mesotelioma

(a cui si può devolvere il proprio 5 x Mille indicando nella dichiarazione dei redditi il cf. 02250070063 )

Luciano Mutti, medico oncologo ricercatore,

ha tenuto nella sala dell’Arpa di Terni, vicina al Class Hotel  di Terni

una interessante conferenza per fare il punto sulla ricerca per sconfiggere il mesotelioma.

Nella relazione sono stati toccati molti temi, tra i quali quello della corretta informazione e delle cosiddette ‘fake news’

che colpiscono anche il mondo della ricerca dove sono molti gli interessi economici in campo.

Può succedere ad esempio che un articolo di un singolo giornalista che presenta un caso negativo di una sperimentazione

vanifichi il lavoro dove magari il successo scientificamente documentato si è raggiunto nel 94% dei casi.

Elefante in camera

Forte la denuncia dell’oncologo sul conflitto di interessi, l’elefante nella camera:

le case farmaceutiche sono interessate a sperimentare i farmaci

e sono disposte a spendere soldi laddove trovano pazienti e medici disponibili a sperimentarli, è normale …

Ma il problema  è che si semplifica il conflitto di interesse alla parentela con l’industria del tabacco

e non si prende in considerazione il fatto che le stesse case farmaceutiche sono parte in causa

e che condizionano pesantemente la scelta dei farmaci, su cui talvolta ci si ostina a fare ricerca

anche quando  si è dimostrato che i farmaci prodotti non hanno alcun effetto positivo sui pazienti.

Screening Genetico

Sulla Genetica del cancro, Luciano Mutti ha affermato che l’uscita dell’atlante del cancro,

è stato un grosso passo avanti ma attualmente solo il 7%  di quelli che hanno avuto uno screening genetico

possono beneficiare di una cura che aumenti la loro sopravvivenza.

Serve tanto allora insistere sulla strada dello screening genetico?

Metabolismo

Entrando nel caso particolare del mesotelioma Luciano Mutti

ha precisato che nel 44% dei casi osservati sono stati trovate alcune particolari mutazioni

che hanno effetti sul metabolismo del cancro quasi  uno su due!

Seguendo la strada tracciata anche dal ricercatore Michele Carbone

(University of Hawaii at Manoa) l’osservazione che le cellule tumorali del mesotelioma

usano lo zucchero anche in presenza di ossigeno è divenuta un potenziale target per la ricerca della stessa cura del mesotelioma.

Usando farmaci già in commercio  specifici per altre patologie si stanno cercando degli inibitori di mitocondri

come gli anti malarici o altri, e si spera di poter trovare dei rimedi efficaci

a costi notevolmente più bassi per i pazienti colpiti da questi gravi mali.

La possibilità di vivere solo un anno in più non sarebbe una cosa da poco,

ha concluso l’oncologo che ha fatto comprendere alla platea in sala, che la partita Ricerca contro Cancro

in particolare contro il mesotelioma è ancora una partita lunga, ma ai passi avanti già fatti se ne potranno

fare ancora tanti, pur con i tanti ostacoli e difficoltà che questo genere di ricerca incontra.

Ecco intanto il filmato e le slide del suo intervento:

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