Escatologia Analisi e prospettive tre giorni di full immersion
Escatologia
Eskatos
La parola Escatologia viene da ἔσχατος un termine greco che si legge éskhatos e che si traduce «ultimo»
Una parola un po’ insolita nel linguaggio della vita comune, l’escatologia è la scienza o la dottrina che si occupa sia nella teologia che nella filosofia delle realtà ‘ultime’, ‘ultime’ nel senso del ‘dopo questa vita’ o degli ultimi giorni, che già l’oggetto proprio di cosa indaghi l’escatologia mi sembra di capire sia già una discriminante del modo di vedere le cose.
Misericordia Continua il cammino verso una era nuova di Misericordia
Misericordia Continua
Finisce oggi l’anno santo della Misericordia caratterizzato da eventi dolorosi come l’attentato di Nizza, gli eventi sismici di Amatrice e Norcia, il perdurare di guerre e persecuzioni in Medio Oriente e da eventi politici importanti come la Brexit e l’elezione di Trump negli Stati Uniti D’America, le cui conseguenze valuteremo negli anni che verranno.
Fatima
E intanto si sente parlare già dei cento anni dell’apparizione della Madonna a Fatima, apparizione che la chiesa ha riconosciuto ufficialmente pubblicando e commentando il famoso terzo segreto di Fatima.
Ma si è fermata a Fatima l’opera della Madre di Gesù?
Difficile crederlo, difficile credere che la Madre abbia solo straordinariamente voluto avvisare del gran male che si sarebbe abbattuto sulla terra, se gli uomini avessero continuato a respingere la Misericordia di Dio e continuato a vivere dimenticandosi di Dio e degli altri uomini, sostituendo l’ Io Sono (che è il nome di Dio) con il proprio “Io”.
Fede e Misericordia Continua
E d’altra parte la domanda principale che Gesù stesso poneva ai suoi discepoli e mediante il Vangelo pone agli uomini di ogni generazione è :
“Quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà ancora la fede sulla terra?”.
Una Fede che non può essere sminuita dal considerare la Misericordia di Dio infinita, che bene o male salva tutti, perché se non salvasse tutti sarebbe un Dio cattivo.
Dio non è cattivo ma giusto e la sua Misericordia è infinità, è vero, ma solo verso chi ha il cuore contrito.
Dio con la sua Misericordia salva i cuori contriti! …
Il cuore infatti, a forza di contrirsi, finisce per ‘contrarre’ un patto con Dio: quello di non peccarepiù!
Claudio Pace 20 Novembre 2016 su Misericordia Continua nell’ultimo giorno del giubileo della Misericordia
Melodia nascosta del Cantico delle Creature l’ipotesi di frate Alessandro
Melodia nascosta
Popoli e Religioni
Ieri sera al film festival ‘Popoli e Religioni’ l’immancabile serata dedicata a San Francesco di Assisi con la proiezione del film di Elio Germano ‘il Sogno di Francesco‘, l’intervento della studiosa Chiara Frugoni e la presentazione dell’ipotesi della Melodia Nascosta del Cantico delle Creatureda parte di Frate Alessandro.
Il Sogno di Francesco
L’idea di presentare Francesco dal punto di vista di Frate Elia è originale anche se ricorda un po’ il famoso film Jesus Christ Superstar che era in fondo la presentazione di Gesù dal punto di vista di Giuda, che gli contestava in soldoni il non uso dei suoi poteri ‘magici’ per spazzare via il male dalla terra.
Nel film invece Elia contesta a Francesco la non malleabilità della sua prima regola e un eccesso di attaccamento alla povertà che avrebbe potuto mettere a rischio il futuro dell’ordine, destinato a sparire tra i tanti movimenti ereticali dell’epoca se non ci fosse stata l’approvazione formale del Papa che trasformato una spiritualità in un ordine religioso, una impresa non molto facile da compiere.
Elia offuscato nelle fonti
Il regista, come ha giustamente osservato la studiosa Chiara Frugoni aveva la più ampia libertà di spaziare su quest’argomento, perché non c’è molto tra Francesco ed Elia, nelle fonti, subito messo in secondo piano dalla caduta in disgrazia del frate.
Nonostante l’amicizia con il papa, già cardinale di Ostia e primo protettore del nascente ordine, frate Elia fu costretto a lasciare il comando e abbandonare l’ordine per trovare rifugio nello scomunicato re di Sicilia Federico II.
il Francesco di Elio Germano
Ma raccontando Elia ha raccontato bene Francesco?
Il suo film riuscirà a fare come i film di Zeffirelli e della Cavani che hanno addirittura attirato vocazioni? Come ha testimoniato lo stesso Frate Alessandro che grazie ad un film su San Francesco comprese il cammino che avrebbe percorso e che sta percorrendo da frate minore.
La morte di Domenico, ferito durante una manifestazione no global ante litteram, o la presa di posizione dura di un frate anti Elia che sembrava un pentastellato della prima ora ( che invece dello slogan ‘onestà’ diceva però ‘povertà’ ) diranno qualcosa ai giovani che hanno visto in sala o vedranno in televisione questo ennesimo film su San Francesco di Assisi?
Se ciò accadrà il sogno di Francesco e anche quello di Elio Germano saranno meno sogno e più realtà.
Carisma di povertà
Di fatto questo mondo di oggi così legato alle ragioni del mercato, del marketing, ha ancora tanto bisogno del carisma di povertà di Francesco, che nasce dal carisma stesso di Francesco, dai carismi appena sfiorati nella narrazione del film che si è concentrata solo sulle stimmate, anche queste raccontate da Elia e viste nei suoi effetti devastanti sul corpo di Francesco, ma non direttamente nella scena cosi ben descritta delle fonti del Serafino a forma di Crocifisso che segna le piaghe del Signore nel corpo di Francesco ormai destinato alla glorificazione, alla deificazione.
Chiara Frugoni
In pochissimo tempo, prima e dopo la proiezione del film, Chiara Frugoni ha raccontato due episodi legati a Francesco e ad Elia.
In uno ha descritto una scena, un quadro, non ho compreso bene, in cui si vedevano dei bellissimi troni vuoti e un demone, molto bello, ma con degli occhi chiusi.
Si tratta del fatto che i frati seguendo la vita di Francesco sono stati destinati ad occupare i troni abbandonati dagli angeli ribelli …
L’altro racconto, che sinceramente non avevo mai sentito, è quello di frate Elia che comanda, per santa obbedienza, ad un frate carismatico inglese morto, sepolto nella Basilica, di non ottenere più miracoli, perché con la sua gloria avrebbe oscurato quella di frate Francesco … e il frate, morto, obbedì.
Leggenda che richiama questa al fatto che fu proprio Elia a rivelare al mondo, appena dopo la morte di Francesco, del dono delle stimmate ricevuto sul ‘crudo sasso’ della Verna e che pone il problema del rischio che la canonizzazione dei santi diventi un fatto di prestigio, che nel farli santi si perde qualcosa dello spirito stesso del santo che cessa quasi di essere un uomo come gli altri, con le passioni degli altri uomini, per diventare appunto un ‘santo’ …
Melodia Nascosta
In questo contesto la testimonianza di frate Alessandro, che nei suoi primi tempi nell’ordine in quei di San Damiano rimane deluso di sentire ascoltare e recitare solo le parole e non la musica del cantico di frate sole che tanto amava ed ama, vista anche il carisma musicale che il Signore gli ha fatto.
Frate Alessandro, non da solo come ci tiene a precisare, ma con l’aiuto di tanti studiosi, ha raccolto così tanto materiale per cercare di capire come era la melodia nascosta del cantico di frate sole da farci un libro.
E alla fine del percorso ( che forse non è ancora terminato chissà?) è venuta fuori una melodia di una lauda che ha me ricordato molto quella che ho cantato anch’io con il coro di San Francesco di Terni e che è quel famoso ‘Sia Laudato Santo Francesco‘ .
PlayList
Ecco comunque ( clicca QUI per visualizzarla) la playlist una parte delle cose dette da Frate Alessandro e il pezzoche ha cantato insieme con il pubblico del Festival Popoli e Religioni.
Che poi è stata la cosa più bella, il Cantico di Frate Sole non è stato fatto per gli studiosi di cose antiche e i musicisti, ma è stato fatto perché tutti lo cantassero prima con la musica e poi con la vita, specialmente quella parte, così attuale nell’anno della Misericordia, che riguarda il ‘Beati quelli che perdonano’ o quelli che troverà nella sua santissima volontà che la seconda morte non farà alcun male.
Giorgio Albertazzi
La proiezione di Giorgio Albertazzi che legge il Cantico delle Creature alla Cascata delle Marmore, anzi con la Cascata delle Marmore è stata la bella conclusione di una serata dedicata alla poesia, forse più bella e significativa, della letteratura italiana e della spiritualità Cristiana ma anche quella di tutto lo spirito umano.
Se è vero come è vero che il cantico di frate sole scaturisce dal salmo 148e dal canticum trium pueorum tratto dal libro di Daniele e che queste scritture, i salmi in particolare avevano assorbito indirizzandolo a JH lo spirito assiro babilonese e anche quello del culto monoteistico al dio sole, promulgato da un faraone ‘eretico’ e molto combattuto dalla casta sacerdotale egiziana molto legata agli antichi dei egiziani.
Giorgio Albertazzi ad un certo punto ha cominciato a canticchiare il cantico, a sospirare, gemere le parole, come se fossero i gemiti inesprimbili dello Spirito, questa esperienza lo ha sicuramente preparato a vivere la seconda morte e che questa non gli abbia fatto alcun male …
Ringraziamenti
Nel ringraziare il Vescovo di Terni, Stefania Parisi, Arnaldo Casali e i tanti collaboratori del festival Popoli e Religioni per la bella serata e per tutto il resto del loro impegno, formulo l’auspicio di vedere presto in rete il filmato di questa meravigliosa lettura di Giorgio Albertazzi!
Cella Sopravvivenza per sopravvivere anche nelle case antiche
Cella Sopravvivenza
Ricevo da un amico di ingegnere e volentieri pubblico …
Molto graditi commenti, favorevoli e contrari, all’idea espressa nella lettera che segue.
Lettera
I recenti terremoti che stanno affliggendo il centro Italia, il pericolo di crolli e naturalmente i rischi per le vite umane mi hanno fatto pensare ad una possibile contromisura per chi vive in zone limitrofe a quella interessata ed è a rischio nell’eventualità di scosse forti, abitando magari in case non antisismiche magari antiche.
Un’idea molto semplice che mi è venuta dai consigli che vengono dati sui comportamenti in caso di terremoti, uno dei quali è di ripararsi sotto a tavoli o strutture che siamo in grado di proteggere dai crolli.
Cella Sopravvivenza la struttura
Si tratterebbe di realizzare una (o più) celle di sopravvivenza all’interno dell’abitazione. Una cosa molto semplice.
Utilizzando i tubi innocenti (quelli che abitualmente si usano per le impalcature che sono sufficiente mente robusti) si potrebbe realizzare un parallelepipedo intorno al proprio letto che potrebbe fornire una certa protezione in caso di crollo, sicuramente maggiore di quella offerta da un tavolo o da un ricovero improvvisato.
Naturalmente la cella di protezione potrebbe essere costruita anche in altri ambienti, ho pensato al letto sia perché passiamo nel letto una buona parte del tempo che stiamo a casa e quando siamo a letto è anche più difficoltoso raggiungere una uscita, ma ovviamente può essere usata come ricovero anche per il giorno.
Ho deciso di condividere questa idea anche se non sono sicurissimo della sua validità, perché potrebbe comunque essere un sistema di salvaguardia e contribuire a salvare vite umane.
Il disegno
In figura uno schizzo di una rappresentazione schematica su come realizzare la cella; naturalmente si possono disporre i tubi in maniera diversa secondo anche gli ingombri e il grado di robustezza e protezione che si vuole raggiungere.
Claudio Pace Terni 14 Novembre 2016 su Cella Sopravvivenza