Armonizzare l'atmosfera

Ast parole, prospettive, fatti e opinioni

Ast parole, prospettive, fatti e opinioni

Ast Parole
Ast parole, pensieri, opinioni … ma ora è il momento di concretizzare

Ast parole

Questo mese di Agosto, è cominciato con la decisione di finire lo sciopero ad oltranza, una  presa d’atto di una situazione un po’ particolare, delicata e nuova in cui ci si trova e che necessita la revisione dei modi tradizionali di gestire una vertenza sindacale.

Abbiamo assistito allo sciopero della fame di un collega, politicamente impegnato, dichiaratamente Renziano che non è riuscito però a strappare nemmeno una dichiarazione diretta di interesse del premier per l’Ast.

E’ solo pervenuta una generica promessa di visita che forse avverrà a Settembre ma che non pare possa cambiare di molto la situazione che si è venuta a creare. 

Piano piano si è preso coscienza che la dichiarazione di irricevibilità del piano industriale presentato da ThyssenKrupp è equivalente a quello di un inquilino che ha ricevuto uno sfratto esecutivo e che se non trova qualche soluzione rischia di trovarsi in mezzo alla strada e in questo caso la soluzione non è solo un problema di soldi … (ast parole – continua sotto)

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AST DAL PAPA la mia partecipazione all’Angelus Domenicale

AST DAL PAPA la mia partecipazione all’Angelus Domenicale

Ast dal Papa Angelus 31 Agosto 2014AST DAL PAPA  (Nella pagina seguente foto e link alla rassegna stampa)

Mi è stato chiesto da un collega, molto impegnato nelle attività sindacali, se intendessi partecipare all’iniziativa presa, con molta spontaneità, da un gruppo di lavoratori ternani dell’Ast, di recarsi la prossima domenica a Piazza San Pietro per partecipare all’Angelus del Papa, dove si spera che Sua Santità, Papa Francesco, intervenga a favore dei lavoratori delle acciaierie di Terni.

Il successivo quattro settembre al Mise è stato programmato un incontro molto importante per il futuro di una vertenza nella quale sono state annunciate, e per il momento sospese, delle lettere di licenziamento per più di cinquecento lavoratori  ma che certamente mettono in ansia, non solo coloro come il sottoscritto in quella azienda ci lavorano, ma tutto il territorio umbro, per le sicure ricadute negative che potrebbero venire da un ridimensionamento sostanziale delle attività delle acciaierie di Terni.

La mia risposta positiva è stata immediata, farò il possibile, non solo per partecipare all’evento ma per darne la massima diffusione anche attraverso la rete, con i social media e con il blog nel quale avevo proposto un  evento simile …

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Donnicidio un male che può finire se …

Donnicidio un male che può finire se …

Donnicidio santa caterina di Alessandria
Donnicidio l’immagine di Santa Caterina di Alessandria nella chiesa di San Salvatore detta del Tempio a Terni

Donnicidio

Lo chiamano tutti femminicidio, quel fenomeno non solo nostrale che vede la donna vittima di un uomo che in qualche modo è entrato nella sua vita, come marito, fidanzato, convivente o altro e in certi casi non è nemmeno entrato ne è solo venuto a contatto magari una volta sola, quella fatale.

In questo mio voglio chiamarlo donnicidio perché prima di essere femmina, che non è un aggettivo negativo anzi, ma che connota quella parte più ‘animale’ di noi, la donna è donna, è qualcosa di più di quello che la pubblicità, i media ci mostrano,  talvolta oggettivizzando il corpo al mero scopo di vendere una merce ad esso collegato.

Voglio raccontare un fattarello che mi capitò in treno, in Toscana, tanti anni fa, troppi forse, quando ero un giovane studente universitario e mi piaceva ogni tanto andare in giro per l’Italia.

Mi trovavo in treno dalle parti di Pisa, in uno di quei treni che non si vedono più con gli scomparti a sei, quasi vuoto ma ad ora di pranzo, improvvisamente si riempe di studenti pendolari.  

Sul mio scomparto entrano un ragazzo e una ragazza, questa mora, con dei capelli lunghi neri, che erano diventato oggetto di sfottò del suo compagno di viaggio, che continuamente gli ripeteva, che a causa dei capelli, sembrava una siciliana.  

Taccio per un buon quarto d’ora, dopo un po’, prendo la parola e mi rivolgo al ‘bischero’ ma con un tono molto gentile e gli dico, ‘guarda che sono siciliano’.  

Il ragazzo, che evidentemente non aveva una buona opinione dei siciliani, chissà forse aveva visto qualche film tipo ‘il padrino’, impallidì di colpo e aspettandosi qualche cazzotto, balbettò: ‘mi riferivo alle donne siciliane’.

Perché, come ho tralasciato di dire, oltre a dirle che era siciliana delle siciliane diceva il peggio possibile … 

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Mare mostrum o mare nostrum, pietismo o pietà?

Mare mostrum o mare nostrum, pietismo o pietà?

Mare mostrum Europa Fritta
Mare mostrum  l’Europa ci ha ignorato, continuerà a farlo?

Mare mostrum

Pubblico quasi integralmente, anche se non le condivido, le riflessioni del generale Aldebrano Micheli sull’operazione “Mare Nostrum“, sperando di suscitare un dibattito  sulle prospettive,  anche etiche, in considerazione del fatto che ‘l’eccesso di bene, il meglio, rischia di fare più danno del bene stesso.  

Il sapere che ci sono navi della marina militare italiana che non solo accolgono ma cercano i barconi dei disperati, ha invogliato più persone a cercare l’avventura in mare con la speranza di arrivare in quel paradiso chiamato Europa?

Creando nei fatti, oltre che costi e disagi per gli Italiani, più morti nel mar mostrum tra gli immigrati stessi? Senza considerare quelli che non arrivano perché ridotti in schiavitù, uccisi o morti per strada di cui nessuno conosce il numero.

Che gli immigrati siano potenziali terroristi poi e che siano tutti musulmani è tutto da dimostrare, certo è che il fuoco di guerra accesso nel Mar Mostrum dal Nord Iraq alla Libia, e i numerosi focolai di guerra, di terrore e fame presenti in tutta l’Africa rende questo flusso di persone continuo e la fine dell’operazione mar nostrum probabilmente non le diminuirà. 

Di fronte ad un problema così drammatico l’Europa pare smetterà di lasciarci friggere nel nostro brodo anche se  un mar nostrum by Frontex  forse non cambierà di molto le cose. 

Claudio Pace Terni 26 Agosto 2014 sul Mar Mostrum

 Seguono le riflessioni del Generale Aldebrano Micheli   ….

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Giona profeta apocalissi e distruzioni, un segno dei tempi?

Giona profeta apocalissi e distruzione un segno dei tempi?

Giona Profeta
Giona Profeta raffigurato così nella cappella sistina

Giona Profeta

Se c’è un libro nella Bibbia che da il senso dell’umorismo di  Dio, questo è il libro del profeta Giona,   un libro che, confesso, da giovane padre mi piaceva leggere ai miei figli, quando erano piccoli, anche per farli addormentare.

E’ una storia semplice e affascinante, parabola della vita di ogni uomo che illudendosi di allontanarsi da Dio si ritrova nel pericolo e si riavvicina e rinsavendo si decide a fare finalmente quello che Dio gli chiede,anche se gli costa.

Giona infatti conscio del pericolo di essere malmenato o ucciso, perché spesso questa è la sorte dei profeti che predicano la Parola di Dio e la conversione e non quello che la gente si vuole sentire dire,   scappa verso Tarsis il porto più lontano del Mediterraneo allora conosciuto, ma invano.  

Una tempesta impedisce alla nave di proseguire la sua navigazione e solo buttando a mare il profeta fuggiasco, cosa che i marinai non vogliono nemmeno  fare temendo di attirarsi la maledizione di Dio, la tempesta cessa, la nave prosegue il suo cammino, e Giona viene salvato attraverso un pesce nelle cui viscere rimane per tre giorni e tre notti.

E’ il Segno di Giona, quello che nel racconto evangelico il rabbì Gesù attribuisce a se stesso, dove il ruolo delle viscere del pesce, del ventre del pesce è sostituito dalla ‘Sua Tomba Nuova‘ che rimane vuota e diventa essa stesso segno della sua nuova identità, di un destino diverso dell’uomo e di una nuova navigazione di una nuova barca di quelli che al segno di Giona credono …

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