Armonizzare l'atmosfera

Rocco Rindone un salesiano di Ballarò con lo stile di papa Francesco

Rocco Rindone un salesiano di Ballarò con lo stile di papa Francesco

Rocco Rindone
Rocco Rindone Qui un gruppo di Facebook dedicato a lui per incontrare gli amici di quei tempi

Con gli auguri di Natale, ho ricevuto qualche giorno fa una interessante biografia di Don Rocco Rindone, un salesiano siciliano nato a Pietraperzia il 10 11 1939 e morto a Messina il 30 3 1988. 

L’ho voluta pubblicare proprio oggi , giorno di fine anno, perché Don Rocco Rindone per me rappresenta uno dei periodi più belli della mia vita, la mia adolescenza, che ho potuto trascorrere con lui e con un gruppo nutrito di ragazzi e di ragazze, e non con un pizzico di nostalgia pensando a lui mi tornano alla mente tanti ricordi.

Tra questi il primo incontro che ebbi con lui, nel vecchio oratorio, proprio a due passi dal famoso mercato di Ballarò, dove mi accolse con quel sorriso compiaciuto e ironico allo stesso tempo, e con quel suo accarezzarsi la barba, tormentone tipico del suo modo di fare …

Chissà cosa avrà pensato di quel ragazzotto sbarbatello che veniva dalla Palermo bene, che frequentava il liceo di villa Ranchibile e che da quelle parti era proprio come un pesce fuor d’acqua. 

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Schumi Khan – E’ ancora troppo presto per diventare un mito

Schumi Khan – E’ ancora troppo presto per diventare un mito

Schumi Khan
Schumi Khan

Khan è un titolo nobiliare in uso nel centro Asia e che dovrebbe equivalere più o meno al nostro re.  E la figura del primo re dei temutissimi mongoli, Gengis Khan, mi è venuta subita in mente, dopo aver ascoltato il tam tam di notizie sull’incidente occorso al campione perché secondo la leggenda, più o meno supportata da fonti storiche certe, vuole che la morte dell’imperatore mongolo sia avvenuta per una banale caduta da cavallo.

Schumi Khan significherebbe Schumi re, un titolo guadagnato non sui campi di battaglia, ma sulle piste di gara, dove Michael Schumacher correndo per i colori della Benetton e della Ferrari, ha conquistato ben sette titoli mondiali di Formula uno. Uno sport dove si guadagnano molti soldi ma dove si rischia la vita, nonostante le misure di sicurezza sempre più evolute e i regolamenti sempre più restrittivi. Ed è forse questo rischiare la vita con degli autentici gioielli tecnologici, bolidi, come li chiamiamo nella nostra variegata lingua italiana, che attira l’attenzione di molti spettatori, tifosi, fan che ritrovano nel loro campione un qualcosa che evidentemente nella propria vita di tutti i giorni non hanno o forse inconsapevolmente hanno, perché la vita è sempre un continuo misurarsi con la morte che può venire quando meno te lo aspetti …

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Fontana Piazza Tacito a Terni: i disegni del Cagli sono macerie!

Fontana Piazza Tacito a Terni: i disegni del Cagli sono macerie!

Fontana Piazza Tacito.

Fontana Piazza Tacito. [Comunicato Stampa]

Sono d’accordo con chi non vuole spendere il denaro pubblico per restaurare (tecnicamente quasi impossibile) i disegni del Cagli sulla vasca della Fontana di Piazza Tacito.

Oltretutto quello che si intravedevano prima dei lavori, sono i resti di un restauro nemmeno, degli originali. Non vale proprio la pena buttare i soldi così per nulla.

Tempo fa proposi in circoscrizione di porre nella vasca sotto il pennone, nell’area dove adesso ci sono le macerie dei disegni del Cagli, un cerchio fatto in inox (o di Titanio coinvolgendo un’altra multinazionale presente nel territorio ternano), magari artisticamente decorato o di cercare qualche soluzione che venisse fuori da un concorso di idee, la cosa purtroppo morì lì … 

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QUASIMODO NATALE una risposta ad una domanda del poeta

QUASIMODO NATALE

QUASIMODO NATALE
QUASIMODO NATALE

Anche questo Natale è passato o sta passando, se vogliamo aspettare ancora i giorni del Capodanno e dell’Epifania per dichiaralo concluso.  

E’ il tempo migliore per aprire un libro e leggerlo e perché no, scoprire o riscoprire quelle poesie che magari dovevi studiare a Scuola e perché proprio dovevi non le apprezzavi come meritavano.

Ma è così, quando ero ragazzo non avrei immaginato che la lettere avrebbero avuto il fascino che cominciano ad avere su di me, le preferivo la storia, la filosofia, i numeri e i teoremi.  

Ancora adesso non è che eccella, ma insomma un po’ di Divina Commedia, la mastico volentieri e comincio a leggere anche ciò che da ragazzo non avrei mai osato pensare di leggere, come i romanzi dei contemporanei e perfino recensirli, per diletto qui sul blog, come ho fatto con quello di Cinzia Leone, cellophaneTra le tante poesie di Natale e sul presepe credo che quella di Salvatore Quasimodo Natale, abbia un fascino assai particolare per la sua semplicità e originalità.

Salvatore Quasimodo Natale …                                             

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Fotografare artisticamente l’arte : Sergio Coppi

Fotografare artisticamente l’arte: Sergio Coppi

Fotografare artisticamente
Fotografare artisticamente l’arte

[ le sue foto sono i nostri sulla realtà 20/06/2015]

Fotografare artisticamente l’arte non è un impresa di tutti i fotografi, ed esporla, sacrificando foto magari più popolari, è un impresa che solo un fotografo ambulante come Sergio Coppi poteva realizzare. E lo ha fatto a Terni in Corso Tacito, sfidando la monotonia e il gusto della gente che durante le feste di Natale e dell’Anno Nuovo preferisce  vedere luci, alberi, presepi e mangiare ogni specie di delizia che la nostra gastronomia, pur in tempi di crisi, è capace di sfornare.  

Con un allestimento non c’è male,  Sergio Coppi, ti propone il suo modo di vedere l’arte della fotografia, cogliendo il contatto dell’uomo con gli oggetti d’arte, la loro esposizione … è proprio un fotografare artisticamente l’arte! 

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